Onore ai vincitori e disonori ai vinti. Onore ad una Lazio molto più preparata mentalmente ad affrontare la gara e molto più in forma dei bianconeri. I biancocelesti hanno battuto la Juventus nelle finale di supercoppa italiana disputata negli Emirati Uniti, ove era tanta l’attesa per il fenomeno che, non ha dato quel tocco di classe che tutti si aspettavano. Bianconeri e biancocelesti che si sono affrontati per la seconda volta in poco tempo e che hanno dettato calcio agli uomini di Sarri con due vittorie indiscutibilmente meritate,dunque un motivo di merito c’è e ….si è visto. C’è,che il gioco è stato più concreto e preciso della Juventus e dove con il tiki-taka bello da vedere(a volte) , non porta molto spesso a metterla dentro.
Lazio precisa nei passaggi e decisa quando deve arrivare in porta e concludere , trovandosi con pochi passaggi di fronte al portiere bianconero, non esitandola a metterla dentro. Inconcludente dunque il gioco di Sarri (se di gioco si parli), che si esalta con squadre che non ragionano e subiscono il pressing bianconero. Inversa la Lazio che, ha aspettato al valico la Juventus per ripartire in contropiede e, attuando il loro gioco semplice e concludente.
Delusione cocente per i tifosi bianconeri che rimarcano a Sarri il fatto di non veder ancora tante cose che si aspettavano di usufruire, nonostante il campionato positivo fatto sin d’ora . Non ha senso arrivare ad essere primi nel girone Champions se quando si deve concludere o concretizzare ci si attacca alle lamentele e sceneggiate napoletane. La Juve è un’altra cosa, un altro mondo ed è meglio che si cali nell’intento di cambiare e di adattarsi a ciò che lo circonda. Senza nulla togliere alle altre squadre, la Juve è la Juve, storia, blasone e gloria, dunque se non è capace, meglio adattarsi altrove.
Non c’è tempo e non c’è tempo di aspettare Rabiot,Danilo,Bernardeschi,Ramsey, Emre Can e compagnia bella, non c’è tempo di aspettare se il trio delle meraviglie è utilizzabile part-time. Si dice che si hanno due squadre sulla carta ma, al momento si rischia anche di avere gli uomini contati tra infortuni,assemblaggio e uomini con la testa altrove o posizione tutta di verificare.
Antonio David