Secondo le stime di JTI, la manovra che si pone l’obiettivo di ottenere circa 90 milioni di Euro di gettito fiscale dal settore, rischia di causare un effetto boomerang con una riduzione delle entrate erariali di 150 milioni di Euro
Roma, 6 novembre 2019 – A seguito della presentazione del testo della Legge di Bilancio 2020 presso il Senato della Repubblica, JTI (Japan Tobacco International) tiene a sottolineare che per garantire sostenibilità per il comparto e per l’intera filiera produttiva sarebbe auspicabile un trattamento coerente per tutti i prodotti del mercato dei tabacchi lavorati: dalle sigarette tradizionali, ai trinciati sino ai prodotti del tabacco di nuova generazione (i cosiddetti prodotti a tabacco riscaldato) e alle sigarette elettroniche.
L’Italia rappresenta un mercato chiave per JTI confermato da continui investimenti pari a oltre 620 milioni di euro in 15 anni, in un contesto in cui il settore dei prodotti del tabacco, e delle sigarette in particolare, ha registrato una contrazione pari a -24% negli scorsi 10 anni, trend confermato anche nel 2019 che chiuderà – secondo le stime – con un calo del 4,8%. L’industria del tabacco grazie al lavoro delle aziende che vi operano e della filiera, fornisce un importante contributo alle finanze e al bilancio dello Stato. La contrazione di mercato, così come ulteriori inasprimenti della tassazione, generano effetti negativi sulla tenuta del gettito erariale e possono provocare la ripresa del commercio illecito che, in base alle ultime stime della Guardia di Finanza, causa un danno erariale stimato in 700 milioni di euro.
Ciò considerato, in riferimento all’attuale testo della Legge di Bilancio 2020, JTI tiene a ribadire che sarebbe opportuno trattare in maniera equa e coerente tutti i prodotti del settore, senza penalizzare nessuna categoria.
Secondo quanto emerge dalla relazione tecnica alla Legge di Bilancio, lo Stato si pone l’obiettivo di ottenere dall’incremento di tassazione sul settore circa 90 milioni di Euro. Questi calcoli, tuttavia, non considerano le conseguenze derivanti dall’aumento dei prezzi – considerato probabile dalla stessa relazione al progetto di legge di bilancio – a seguito del quale risulterebbe un’ulteriore contrazione dell’acquisto delle sigarette intorno al 5% (stime JTI).
Ciò potrebbe a un effetto negativo per il quale il gettito fiscale invece di registrare un incremento di 90 milioni vedrebbe una perdita stimata in circa 150 milioni di Euro.
JTI conferma la propria offerta alle Istituzioni di cooperazione per garantire la sostenibilità del comparto e l’attrattività del sistema Paese per gli investimenti, partendo da una revisione dell’attuale sistema normativo della tassazione del tabacco, con l’obiettivo di definire una nuova proposta basata su un approccio programmatico assicurando, da un lato, entrate di gettito costanti per lo Stato, e dall’altro le risorse per un piano di investimenti a supporto della filiera.