di Biagio Maimone

Vittorio Feltri può essere considerato, certamente a sua insaputa, lo sprone del cambiamento di mentalità da parte di tali autorevoli esponenti della comunicazione che operano nel Sud Italia e per il Sud Italia.
Difatti, alcuni Direttori di giornali iniziano a rispondere alle provocazione del giornale Libero e sottolineano che il meridione d’Italia non accetta etichette che lo impoveriscono e lo relegano in un ruolo di subalternità rispetto al Nord Italia.
Sottolineano, inoltre, che il Sud Italia ha le energie per rendere ubertosi i propri territori.
Ed è così che l’anelito alla trasformazione, che è sempre esistito nel cuore del popolo meridionale, non rimarrà inespresso, ma troverà il suo canale forte ed incisivo nella comunicazione giornalistica, mai come ora, intenzionata a dar voce ai bisogni di emancipazione del Sud Italia.
D’ora in avanti bisogna rimboccarsi le maniche e combattere per l’affermazione della nostra terra, contro le mafie e contro lo sfruttamento.
D obbiamo contare di più nel governo del nostro Paese ed essere attori del cambiamento. Molti meridionali hanno governato e continuano a governare il nostro Paese, tuttavia nessuno davvero ha mai fatto gli interessi del popolo del Sud, che desidera far vivere l’onestà e che considera il lavoro come un valore, che ha studiato con umili mezzi e che ha cercato altrove la propria affermazione. Dobbiamo ringraziare il Direttore Vittorio Feltri perché da oggi non sarà più facile offenderci.