Oramai è certo che questo Governo, malgrado i sintomi prognostici più nefasti, cioè più ottimistici, non si toglierà di mezzo fino alle Elezioni Europee, del resto oramai imminenti e fino allo smaltimento di quello che potrà esserne l’esito.
Si direbbe che Conte, Salvini, Di Maio, Toninelli etc. etc. abbiano fatto uno speciale corso di “sopravvivenza”, uno di quelli con i quali si insegna a degli sciagurati a sopravvivere in condizioni estreme, che tutti pensano debbano essere mortali.
Sopravvivere ed arrivare al punto di accopparsi reciprocamente. Sopravvivere per il gusto di quasi ammazzare il proprio (nientemeno) alleato.
Ma non sono le rotture di scatole televisive di queste esibizioni eroicomiche che più si adattano per somiglianza alle lotte al penultimo sangue tra Leghisti e Grillini. Sono certi fenomeni di sadomasochismo che pure ogni tanto ci vengono propinati come nuove, strane fonti di godimento.
I Ministri, gli esponenti politici (si fa per dire) governativi hanno forse segreti di godimento non solo nel colpire, umiliare, far soffrire i propri “alleati-nemici” di Governo, ma anche nel ricevere botte, torture, legnate. Salvini gode, si direbbe, quando gli contestano le sue poliedriche smargiassate, quando prende le sue quasi quotidiane dosi di non ingiustificati insulti.
Ma si direbbe che anche i seguaci, gli elettori, quelli reali e quelli potenziali, di questi signori, apprezzino le violenze che i loro politici preferiti si vanno a cercare ed ottengono quotidianamente.
Di qui alcuni indizi di “movimento” delle “intenzioni di voto”. Un “movimento” essenzialmente sadomasochista.
Pare che in crescita siano, nientemeno, “Fratelli d’Italia” della ragazza dagli occhi con grosse borse, la Meloni, erede del partito di Fini, a sua volta erede non so se legittimo o testamentario del partito fascista di Mussolini.
Se la Meloni acquista consensi è perché la gente simpatizza più che per i poveri derelitti, ruolo che alla Meloncina ben si adatta, con quella sua faccia spiovente ed un po’ spaurita. Spaurita che però ci prova gusto Masochista.
Non solo, ma in questi giorni nefasti un’altra manifestazione di crescita del sadomasochismo delle preferenze politiche c’è stata. Da tempo non sentivamo più parlare di “nostalgici”, cioè di quelli che rimpiangevano lo sciagurato ventennio fascista ed il suo pagliaccesco protagonista.
Ma l’altro giorno, il 25 aprile, sono spuntati cartelli e striscioni in memoria di Benito Mussolini.
Ognuno ha i suoi gusti. Anche il sadomasochismo è un gusto. La “nostalgia” per Mussolini, il figlio del fabbro, il rivoluzionario socialista e pacifista, poi interventista e monarchico, fondatore dell’impero, fattosi votare la cacciata dal Gran Consiglio per potersene andare, da vittima di un fantasioso tradimento, a caccia dei “traditori”. Repubblichino, ammazzato mentre fuggiva travestito, in Svizzera dopo aver detto ai suoi che andava a morire con le armi in pugno in Valtellina. E questa “nostalgia”, tipicamente sadomasochista.
Ed allora c’è forse da prendere atto che se sia proprio la Meloncina, la ragazza spaurita, “slavata” che cerca di farsi notare dicendo le spiritosaggini, a costituire il meglio che le folle dei sadomaso possono desiderare.
Sono queste, lo spero, solo delle sciocchezze di cui ogni tanto abbiamo bisogno un po’ tutti. Ma stiamo attenti che non diventino cose, se non serie, certo pericolose.
Mauro Mellini