“Con il DNA tutto fluttua,
sta in noi cambiarlo in meglio.”
LA DOPPIA ELICA DI WATSON E CRICK
La fluttuazione del DNA è chiamata la capacità di assumere configurazioni stabili (metastabilità) o instabili che tornano alla configurazione standard.
Possono incidere sulle fluttuazioni, parcheggiate nei suoi atomi, che a sua volta provvedono a modificare la molecola.
Le prevalenti modificazioni conosciute sono di natura fisica, però la scienza tiene completamente aperta la porta della modificazione per imitazione. A tal punto che l’assessore Riggi (provincia Varese) ha iniziato nel maggio scorso a far raccogliere le deiezioni dei cani per la strada per risalire tramite DNA al padrone incivile.
Questo ci fa capire che non solo il cane assume il DNA del padrone, ma tale DNA è presente anche nelle sue feci. Anche le piante hanno talvolta un DNA simile a quello umano e che scambiano con facilità. Un esempio è l’Erba Cristalina che, secondo i ricercatori, ha un DNA simile a quello umano.
Per tanto noi immaginiamo le modifiche del DNA con gli occhi, anche in misura maggiore di quello che pensiamo.
Si potrebbe ipotizzare che il contagio psichico (ormai sufficientemente acclarato) possa in parte essere dovuto all’imitazione del DNA dell’altro.
Data però la sua instabilità, dovrebbero permanere per poco le condizioni di contagio, in poche parole dovrebbe restaurarsi il DNA originale.
In questi fasi di mobilità si ipotizza che il DNA sia più pronto al cambiamento. Per assicurarsi di mandare i messaggi positivi predefiniti con la continuità necessaria, occorre acquisire un ritmo di vita che contenga questi messaggi legati ad eventi quotidiani. Per esempio leghiamo l’attesa al semaforo rosso ad un messaggio per il DNA, oppure quando compiamo l’azione di asciugarci dopo la doccia o all’azione di lavare il viso (occorre pensarlo giovane, bello e liscio).
Infine è bene sapere che il DNA è stato accertato anche nelle piante ed è abbastanza simile al nostro. In particolare sembra che l’Erba Cristalina abbia un DNA simile al nostro.
Sarà importante capire come il potere antiossidante di frutta e verdura agisca sul nostro DNA. Ma questo sarà l’oggetto di una futura TRATTAZIONE.
Prof. Dott. Francesco Pesce