Che Abbas, il presidente palestinese, alias Abu Mazen, fosse un negazionista si sapeva. Ma suvvia, i palestinesi non sono incolti, non più di quanto lo siano altri popoli. Non andremo a fare la lezione proprio noi italiani che abbiamo votato e siamo sempre senza comando.
Ma stavolta Abbas l’ha detta grossa: “L’ostilità che era diffusa in tutti i Paesi europei contro gli ebrei non era a causa della loro religione ma a causa dei loro ruoli sociali, questi lavori includevano l’usura e le attività bancarie“. Ma certo… gli ebrei dovrebbero pure chiedere scusa per aver spinto nazisti ed assimilati a compiere l’Olocausto. Anzi, se ne sono dimenticati anche qualcuno vivo o girovagante nel mondo. Il celebre ebreo errante.
Abbas si è scusato ma non ci credo. I cliché come questi hanno fatto uccidere milioni di persone, uomini, donne bambini, vecchi e neonati…
Ed ancora oggi, “grazie” al cliché “ebreo = ricco” vengono uccise persone dal portafoglio vuoto perché dato che sono ebrei devono essere portafoglio pieno. Ed anche se fossero ricchi non è una ragione.
Ricordo con dolore il processo alla “Gang dei barbari”… Ricordo con dolore insopportabile la morte di Ilan Halimi, rapito in Francia da una gang per ché ebreo nel gennaio 2006. Sequestrato per 24 giorni e torturato a morte. Era commesso in un negozio di telefonini ma poiché ebreo sicuramente la “ricchissima” comunità ebraica avrebbe pagato. 20 barbari l’hanno picchiato e torturato, tenuto nel freddo e nella fame…
Abbas si informi perché gli ebrei, in tempi lontani diventarono usurai e banchieri. La Chiesa, signor Abbas, vietò ai cristiani ogni attività rapportata al denaro. Toccò agli ebrei.
Ma non posso credere che Abbas non lo sappia… suvvia. A mio parere fomenta. Ma io non faccio speculazioni come Abu Mazen.