Tratto dal romanzo “1717 – Un uomo qualunque”
Affari, ambiente e mafia:
(…) portava avanti la battaglia contro la centrale nucleare.
– “ ’Sta vota, ci scappa u mortu…” (questa volta ci scappa il morto!)
Quelle parole, pronunciate da uno sconosciuto al termine di un consiglio comunale straordinario, voluto da Giorgio, non lo colsero alla sprovvista.
– “Sai quando avverrà?” chiese Giorgio sorridendo
– “Ridi pure, sarà prima di quanto tu non creda”
L’uomo che aveva sussurrato quella minaccia, facendo in modo che la sentisse soltanto Giorgio, sembrava sicuro di sé.
Giorgio sapeva che non sarebbe stato facile convincere la popolazione locale del fatto che l’opera industriale non avrebbe portato vantaggi allo sviluppo economico e che poteva potenzialmente rappresentare un pericolo per l’intera popolazione. In un paese ridotto alla fame, bastava il miraggio di pochi posti di lavoro per trovare chi era disposto a vendere la propria madre.
Che poi la mafia avesse interessi nell’ordine di centinaia di milioni di euro in un affare che prevedeva lavori di movimento terra e calcestruzzo, lui lo aveva dato per scontato e sapeva già quali fossero le possibili conseguenze alle quali si esponeva.
La stradina che conduceva dalla sede del Municipio alla parallela dove Giorgio aveva lasciato la propria auto, era breve e stretta. Ai lati soltanto una pescheria e un piccolo forno specializzato nella produzione di una particolare pizzetta rettangolare molto apprezzata dagli abitanti della zona del porto e da quelli di Collearso.
– “Buona sera signor Ricci… Possiamo rubarle un attimo?”
I due uomini parlavano in corretto italiano. Il loro modo di sbarrare la strada a Giorgio la diceva però lunga sulla loro appartenenza: Mafia!
– “Cosa posso fare per voi?”
– “Quanti soldi servono per costruire la centrale nucleare? Che tipo di lavori sono?” chiese uno dei due, mentre l’altro si guardava intorno con circospezione.
– “E’ un progetto che prevede lavori per centinaia di milioni di euro per le aziende locali.”
– “Sì, ma per che cosa? Che lavori sono?”
– “Diciamo che in buona parte, l’investimento interessa movimento terra e calcestruzzo…”
– “E tu, u capisci cu decimila euru quantu movimentu terra putemu fari?” (E tu lo capisci con diecimila euro quanto movimento terra possiamo fare?)
– “Poco. A fronte di centinaia di milioni di euro, vi accontentate di poche migliaia che nessuno vi pagherà mai? Pensavo foste più intelligenti. Avreste dovuto farlo prima… adesso è tardi. Ma se siete stupidi, fate pure…”
Sinossi:
Giorgio Ricci si è appena lasciato con Silvia, la donna con la quale aveva una relazione da diversi anni. All’amarezza di un rapporto terminato dopo anni, si aggiunge un’accusa, ingiusta.
La vicenda è ambientata a Collearso, piccola cittadina siciliana di provincia.
Sangue, paure, sesso, giornalismo, spionaggio, sentimenti, cinismo, fragilità e adrenalina, sono gli ingredienti della vita di un uomo apparentemente normale, come potrebbe esserlo il vostro vicino di casa.
Rapporti umani, politica, corruzione, fallimenti economici, ma anche strani personaggi legati alla malavita locale, oltre soggetti come Jo, un americano legato al mondo dei servizi segreti americani, per un noir mediterraneo, nel quale è difficile distinguere il confine tra realtà e fantasia nelle storie di terrorismo, mafia, malapolitica, spionaggio, vissute in buona parte in una cittadina di provincia dal nome Collearso.