Quindi alla fine il bimbo non ce l’ha fatta. Tecnicamente vivo, clinicamente morto.
Io spero solo che questo caso, così violento, così lurido nella sua tragica condotta e conclusione, aiuti a scoperchiare un sottobosco ormai inaccettabile, e ricacci nel medioevo da cui provengono tutti questi “medici omeopati”, ossimoro più grande non esiste, che pretendono di sostituirsi alla scienza magari avendo anche preso una laurea ma rifiutandone gli insegnamenti.
Non solo, ma la violenza, il lavaggio del cervello, la fidelizzazione, sono parte integrante di questi meccanismi, perché per convincere due genitori a superare la naturale propensione alla protezione dei figli – che tutti noi abbiamo incisa nel DNA – e a tollerare che loro figlio stia male per 15 giorni fino a morire, devi aver inculcato loro una fede nelle tue capacità superiori che neanche Scientology o Padre Pio possono fare.
Leggete l’intervista al nonno del ragazzino pubblicata su Il Resto del Carlino, e sentitevi male.
Vomitate, se dovete, perché da domani deve finire questa violenza ai danni dei nostri figli, da parte di personaggi di dubbia (o indubbia) caratura, da politici ignoranti e sempre pronti a cavalcare i flussi dei voti.
Leggete anche dell’evento a Fano, in cui il “medico omeopata” Mecozzi, che mi auguro venga presto preso in consegna dalle autorità, teneva un corso di omeopatia per l’apparato vocale e uditivo.
Si è visto con quali risultati.
Leggete, leggete voi, io vado a vomitare tutto lo schifo che ho dentro.