
TUI PS&A è parte della FSM e rappresenta 23 milioni di lavoratori pubblici. Alla TUI PS&A afferiscono le organizzazioni sindacali di classe dei servizi pubblici in tutto il mondo. Nel 2016, per la prima volta, è stata lanciata la giornata internazionale di lotta contro le privatizzazioni. Si sono svolte iniziative, in molti paesi, organizzate dai sindacati affiliati alla TUI PS&A e dai membri della FSM.
Quest’anno abbiamo rilanciato questa giornata internazionale di lotta ed è importante e necessario farla vivere in tutti i paesi. In ogni paese i nostri compagni potranno decidere un giorno, nella prima settimana di aprile dal 3 al 9, per organizzare iniziative, manifestazioni, incontri e lottare contro le privatizzazioni e per i servizi pubblici. La natura e l’acuirsi delle contraddizioni del capitalismo hanno portato il mondo ad una crisi profonda che, allo stesso tempo, conferma la sua incapacità di liberarsi dalle crisi che lo affliggono ciclicamente, rivelando un problema più grande, di natura strutturale e sistemica, che rivela che la sovra produzione e il sovra-accumulo di ricchezza, non sono la soluzione ai problemi dell’umanità, ma piuttosto distruggono le forze produttive, peggiorano lo sfruttamento dei lavoratori e dei popoli e attaccano la sovranità di ogni paese imponendo misure che rappresentano un enorme regresso di civiltà. Un regresso che è di per se causa di altre e più grandi crisi.
La centralizzazione e la concentrazione del capitale e della ricchezza; la finanziarizzazione dell’economia; l’attacco sistematico alle funzioni sociali dello Stato conquistato con le lotte dei TUI PS&A via dell’Aeroporto 129 – 00175 Roma Tel. +39 0676282222 – Fax +39 067628233 – E-mail: info@tui-ps.org www.tui-ps.org lavoratori e dei popoli; la mercificazione di tutte le sfere della vita sociale, in una logica di privatizzazione di tutto ciò che può generare maggiori entrate al capitale; gli attacchi contro il diritto internazionale e alla sovranità degli Stati; la centralizzazione del potere politico e la sua sottomissione al potere economico e alle strategie militari delle relazioni internazionali, sono componenti delle politiche capitalistiche che dominano la maggior parte dei paesi di tutto il mondo. In questi ultimi venticinque anni, il rallentamento dello sviluppo economico ha causato livelli alti di disoccupazione, crescita bassa, o negativa, aumento dell’occupazione (su lavori molto precari), continui tagli allo stato sociale, aumenti salariali inferiori al tasso di inflazione, aumento degli orari e straordinari; tutto questo porta necessariamente ad un espansione del tasso di povertà in tutti i paesi.
Qualunque sia il modello del capitalismo, la scelta dei processi di privatizzazione diventano fondamentali per il neoliberismo e per l’esaltazione del libero mercato in cui, anche se in forme diverse, vince sempre la speculazione economica finanziaria a scapito della manodopera come fattore produttivo. Le privatizzazioni sono la linfa vitale del capitalismo e sono cruciali per far emergere quei principi dominanti e quelle forze tese alla ricerca di obiettivi a lungo termine, o al guadagno immediato, che non diventano mai processi di ridistribuzione sociale dei benefici e dell’ equità in generale. L’equilibrio, la stabilità, la redditività chiesta dal sistema capitalista internazionale attraverso la privatizzazione hanno dimostrato di essere solo processi destabilizzandi equilibri politici, sociali e ambientali. La creazione di un mercato unico tra i paesi europei, sulla base di una politica liberale, dalle forti caratteristiche finanziarie, è progettato su tre strumenti chiave: regole di concorrenza, libera circolazione delle merci, delle persone e dei capitali e la limitazione degli aiuti di Stato alle imprese. Soprattutto quest’ultimo punto ha fatto sì che il processo di privatizzazione a livello europeo subisca una forte accelerazione in quanto, essendo di fatto limitati gli introiti finanziari alle imprese da parte dello Stato, questi si sono affidati sempre più ai mercati privati.
La struttura dello Stato, ponendolo sempre più al servizio delle grandi imprese, è chiaramente uno dei principali obiettivi dei governi capitalisti. Il cosiddetto “stato sociale”, creato dopo la seconda guerra mondiale, in risposta alle conquiste progressiste dell’ Unione Sovietica per costruire il socialismo, hanno portato grandi balzi sulle questioni sociali dello sviluppo economico nei paesi in cui è stato introdotto, è diventato rapidamente un bersaglio da smantellare dopo la caduta dell’URSS. Le funzioni sociali dello Stato – le più importanti delle quali l’istruzione, la salute , la sicurezza sociale e i principi di universalità, solidarietà e gratuità sono alla base dei voleri, delle richieste e lotte dei lavoratori e delle popolazioni e sono quindi il loro diritto inalienabile. Questi principi hanno consentito l’accesso dei lavoratori e dei loro figli all’istruzione, alla salute, alla sicurezza sociale, a livelli senza precedenti. Le funzioni sociali dello Stato estese a responsabilità nella diffusione e democratizzazione della cultura, dell’ arte, hanno migliorato la mobilità, il supporto per l’edilizia abitativa, l’assistenza all’infanzia, la vecchiaia e la disabilità. Le funzioni sociali dello Stato hanno portato a importanti sviluppi sociali ed economici ed hanno avuto un ruolo chiave nella riduzione delle disuguaglianze sociali profonde, e la loro distruzione ha portato a una battuta d’arresto sulla civiltà ed a un peggioramento delle condizioni di vita dei lavoratori e dei popoli.
Questo processo di distruzione di queste conquiste dei lavoratori e dei popoli è andata avanti per più di due decenni, con progressi significativi negli ultimi anni, con l’uso di argomenti come la sostenibilità dei sistemi di protezione sociale, il consolidamento di bilancio e la riduzione del debito sovrano I pacchetti di privatizzazione hanno portato a tagli in tutti i paesi in regressione. Inizialmente, l’attacco è stato scatenato nei i settori strategici dell’economia e dello sviluppo, come l’energia e le comunicazioni, dove le privatizzazioni hanno rappresentato il trasferimento dei monopoli di Stato ai grandi monopoli commerciali, con l’accumulo di profitti colossali per i loro azionisti, per lo più stranieri. Allo stesso tempo, le popolazioni sono state sottoposte ad un aumento libero dei prezzi, ridotta copertura dei servizi e al peggioramento della loro qualità. Nella fase più recente, il capitale ha messo gli occhi sulle funzioni sociali dello Stato, ottenendo dai governi al suo servizio la privatizzazione della sanità, l’istruzione e la sicurezza sociale, l’obiettivo un degrado intenzionale, attraverso tagli progressivi e sostanziali al proprio bilancio; la chiusura di scuole, ospedali, centri sanitari e altri servizi basati sulla comunità; i drastici tagli alle prestazioni sociali fornite ai lavoratori subordinati o a disoccupati, pensionati, bambini, giovani e anziani. La contrazione dei servizi pubblici può anche essere testimoniata dall’ attacco ai diritti dei lavoratori della Pubblica Amministrazione, a cominciare dal diritto al lavoro e continuando con tagli ai salari, congelamento delle carriere, blocco della negoziazione e della contrattazione collettiva; le limitazioni all’esercizio di altri diritti collettivi, vale a dire il diritto di sciopero; aumento delle ore di lavoro; la proliferazione di lavoro precario. In molti paesi sta cambiando la legislazione del lavoro peggiorando le garanzie e i diritti dei lavoratori. Il deterioramento delle funzioni sociali dello Stato ha il solo scopo di privatizzare. I governi che limitano risorse finanziarie, umane e materiali nella salute e nell’istruzione, che comprimono i benefici, sono gli stessi che dicono che i servizi pubblici non sono sostenibili e in grado di rispondere ai bisogni della gente. Poi li consegnano al capitale privato. Lo Stato diventa inesistente rispetto a carità e aiuto.
Il movimento sindacale di classe, profondamente impegnato nella lotta con i lavoratori per difendere i loro diritti e per difendere i servizi pubblici, svolge un ruolo fondamentale contro l’avanzata del capitale. I datori di lavoro, utilizzando tutti gli strumenti a loro disposizione, faranno di tutto per aumentare lo sfruttamento dei lavoratori, calpestando i risultati e le libertà dei popoli, per rimanere al potere e ingrassare le proprie tasche. Per rafforzare lo sviluppo delle azioni di lotta, la consapevolezza e le richieste dei lavoratori, in particolare dei lavoratori della pubblica amministrazione e delle imprese statali, è cruciale far crescere l’unità e la coesione dei lavoratori intorno ai sindacati di classe e di massa sul posto di lavoro, così come le strutture regionali e internazionali del FSM. Ciò significa anche rafforzare l’unità in azione di tutti i lavoratori e la lotta contro il riformismo e l’ideologia borghese.
L’azione di sostegno ai sindacati affiliati alla TUI – Servizi pubblici, nel rispetto delle specificità di ciascun paese, deve avere le seguenti linee guida: • chiedere servizi pubblici moderni, efficienti, di qualità, universali e gratuiti, per rispondere alle reali esigenze dei lavoratori e delle persone, contro la loro esternalizzazione o privatizzazione, rifiutandone l’utilizzo per l’accumulo di utili da parte dell’oligarchia; • chiedere l’abrogazione di tutte le norme che riguardano i diritti dei lavoratori della Pubblica Amministrazione nei paesi in cui sono stati imposti; • chiedere il miglioramento delle condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori della Pubblica Amministrazione, ovvero migliori salari e orari di lavoro compatibili con la loro vita personale e familiare; • porre fine alla precarietà dei contratti di lavoro e offrire garanzie di stabilità nel pubblico impiego per garantire l’indipendenza dai governi capitalisti, sia dell’amministrazione centrale, regionale e locale, e dai settori di business di proprietà dello Stato esercitare il diritto alla libertà sindacale (associazione, incontri, dimostrazioni, partecipazione, ecc) in tutti i luoghi di lavoro e il diritto di negoziazione e contrattazione collettiva; • attuare politiche sociali che rispondono agli interessi del popolo e dei lavoratori per una più equa distribuzione della ricchezza, con il rifiuto delle politiche sociali di beneficenza; • Per il rifiuto di tutte le politiche neoliberiste e di austerità che in varie parti del mondo, cercano di distruggere i lavoro e diritti sociali dei lavoratori e dei popoli; • Per lottare per la pace e la solidarietà internazionalista contro la guerra, il militarismo, l’aggressività, l’interferenza e blocchi che minano gli interessi dei lavoratori e dei popoli – in difesa della sovranità nazionale, per il popolo di decidere liberamente il proprio destino. La TUI servizio pubblico è la struttura settoriale della Federazione Sindacale Mondiale e svolge le proprie azioni nei settori centrali, regionali e locali della Pubblica Amministrazione, Servizi pubblici e simili in tutti i continenti, in concomitanza con il corso di tutte le azioni della FSM a livello continentale e mondiale.
Aldo Mucci