Bocciate le piattaforme di petrolio della Schlumberger davanti alla costa ragusana. Legambiente Sicilia: risultato frutto dell’impegno delle associazioni, delle amministrazioni locali e di privati cittadini.
Legambiente Sicilia esprime soddisfazione per la decisione del Ministero dell’Ambiente che ha espresso parere negativo all’indagine geofisica con l’utilizzo dell’airgun nell’area marina compresa tra Scoglitti e Portopalo di Capo Passero di fronte alla costa iblea.
Questo risultato è stato ottenuto grazie alle associazioni ambientaliste e al movimento NoTriv, nonché alle amministrazioni locali e a privati cittadini che hanno presentato dettagliate osservazioni alla procedura di VIA, ma anche alle 75.000 firme a sostegno della petizione di Legambiente “Stop airgun e gli interessi delle grandi compagnie petrolifere”. E’ il secondo progetto bocciato davanti alle coste ragusane dopo quello della Transunion .
L’airgun è il metodo di ricerca più utilizzato nel settore delle attività estrattive per la sua capacità di fornire un rilievo dettagliato e affidabile della stratigrafia dei fondali marini. Il meccanismo prevede il rapido rilascio di aria compressa che, producendo una bolla che si propaga nell’acqua, genera onde a bassa frequenza. Il rumore prodotto da un airgun è pari a 100.000 volte quello di un motore di un jet. Questa tecnica può provocare danni alla fauna marina causando alterazioni comportamentali, talvolta letali, in specie marine assai diverse, in particolare per i cetacei, fino a chilometri di distanza. Si sono verificati, anche di recente, diversi casi di spiaggiamento di cetacei e studi hanno accertato la connessione con le ricerche petrolifere attraverso airgun attive nell’area. E ciò senza calcolare i danni economici alle attività di pesca e per l’economia locale.