Si svolgerà oggi, giovedì 3 novembre alle 15, il question time trasmesso dalla Rai in diretta televisiva dall’Aula di Montecitorio.
Il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, risponderà ad una interrogazione sulle iniziative per evitare la chiusura degli aeroporti di Reggio Calabria e di Crotone e per favorirne il rilancio (De Lorenzis ed altri – M5S).
Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, risponderà ad una interrogazione sulle risorse da destinare alla ricostruzione e al sostegno dei territori colpiti dai recenti eventi sismici (Polidori ed altri – FI-PdL).
La ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, risponderà ad interrogazioni sugli intendimenti circa l’avvio di una campagna d’informazione sull’importanza delle vaccinazioni e circa l’introduzione di ulteriori vaccini obbligatori (Abrignani ed altri -SCCI-MAIE); sulle iniziative per evitare speculazioni sul prezzo dei farmaci, con particolare riferimento ai farmaci oncologici (Binetti – AP).
Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, risponderà ad interrogazioni sulle richieste di trasferimento di sede di persone giuridiche nei comuni colpiti da eventi sismici (Pastorino ed altri – Misto-AL-P); sulle iniziative, in sede europea, in relazione allo schema di decreto in materia di etichettatura di prodotti lattiero-caseari (Guidesi ed altri – LNA); sull’attuazione provvisoria dell’accordo di libero scambio e investimento fra il Canada e l’Ue (Fassina ed altri – SI-SEL); sulla rivisitazione della strategia energetica nazionale, al fine di contenere i prezzi e aumentare la competitività per le imprese (Benamati ed altri – PD).
Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, risponderà ad interrogazioni sulle iniziative per l’adozione del decreto attuativo delle norme della legge di stabilità per il 2015 riguardanti la carta della famiglia (Sberna e Gigli – Des-CD); sull’applicazione dell’articolo 2, comma 5-ter, del decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76, in materia di tirocini formativi e di orientamento (Dambruoso – CI); sulle iniziative normative per garantire alla cosiddetta categoria dei «quota 41» l’uscita anticipata dal mondo del lavoro, senza penalizzazioni (Rizzetto ed altri – FdI-AN).