Il 6 giugno presso il dopolavoro ferroviario di Palermo c’erano tutti: Manital Ciclat e sottocooperative. Chiudevano il cerchio CGIL CISL UIL Regionali,provinciali e qualche improvvisato sindacalista. Erano lì, per analizzare quanto previsto per il lotto 13, nell’ambito dell’accordo sottoscritto in data 14 giugno 2016 presso il Ministero del Lavoro. Dopo ampio ed “acceso” confronto ( si dice così ad ogni inizio di verbale) anche se di acceso non cè nulla, ma fa effetto, leggo che al primo punto che le aziende aspettano la “riassegnazione” da parte del ministero dei lavori dei lavori non lavorabili in quanto i dirigenti scolastici hanno rifiutato di aderire al progetto “scuolebelle”. E vedi caso si rispunta il gioco delle tre carte: Tu (ministero) non mi dai altre scuole da “ripulire” io (azienda) mi rivalgo sui lavoratori,”fregandogli” il TFR, la 14° mensilità.Manca la terza carta: I sindacati che, facendo finta di leggersi gli elenchi dei lavoratori (pochi dicono loro) che hanno “accumulato banca ore in negativo, chiedono una verifica dei tabulati e contemporaneamente un accomodamento bonario della questione. Ci si “incazza” a leggere certe frasi riportate nel verbale di incontro. Ci si “incazza”a far finta di non sapere che i lavoratori sono stati massacrati dalla banca ore.Ci si “incazza” a vedere i lavoratori disperati leggendo la busta paga del mese di luglio con una cifra da collasso ( 1 euro) diconsi un euro. Ci si “incazza” nel vedere i lavoratori fare 150 km per chiudere un “cantiere” scuola al fine di recuperare, lavorando “gratis”la banca ore in “negativo”. Ci si “incazza” nel leggere che relativamente ai lavori non accettati dalle scuole e di conseguenza il mancato introito di denaro pubblico alle aziende, queste dovranno pagare le spettanze ai lavoratori. Non possono non sapere che ci sono aziende che ad oggi,( con la scusa che il MIUR ritarda) devono pagare ai lavoratori il mese di giugno. Ci si “incazza” nel leggere che le OS firmatarie,si attiveranno presso “GLI ORGANI COMPETENTI) frase di comodo e generalizzata per la tutela dei lavoratori.Ci si “incazza” nel sapere che certe di chiarazioni sono sottoscritte a gioco finito.
Mi sovviene una frase di Lev Nikolayevich Tolstoy,filosofo,scrittore,drammaturgo Russo: “Siedo sulla schiena di un uomo, soffocandolo, costringendolo a portarmi. E intanto cerco diconvincere me e gli altri che sono pieno di compassione per lui e manifesto il desidero di migliorare la sua sorte con ogni mezzo possibile. Tranne che scendere dalla sua schiena.”
Aldo Mucci