Giugno. Un mese che segnò l’inizio – con l’attentato e la morte di Francesco Ferdinando d’Asburgo – degli eventi che portarono alla Grande Guerra, un conflitto che provocò la morte di circa 7 milioni di civili e la scomparsa di oltre 16 milioni di militari, più del 57% della forza bellica mobilitata.
A quegli eventi di oltre un secolo fa partecipò un giovane insegnante tedesco, Richard Schirmann, che solo 2 anni prima aveva realizzato il primo Ostello per la Gioventù del mondo. Dopo aver partecipato alla tregua di Natale del 1915 nella regione dei Vosgi – uno scambio spontaneo di doni tra militari francesi e tedeschi in un clima di grande fraternità– si convinse che il movimento degli Ostelli per la Gioventù doveva allargarsi a più paesi possibile, per permettere ai giovani di tutto il mondo di incontrarsi nella certezza che la conoscenza reciproca fosse l’unica vera opportunità di pace.
A conflitto terminato fondò quindi l’Associazione Tedesca degli Ostelli per la Gioventù e già nel 1920 si contavano 6 Associazioni degli Ostelli per la Gioventù in Europa mentre nel 1932 le 11 Associazioni presenti fondavano la International Youth Hostel Federation – Hostelling International. Il nuovo periodo bellico interruppe l’evoluzione del movimento ma già nel 1945 riprese il suo sviluppo e l’Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù (AIG) fu la prima ad essere fondata nel dopoguerra: il 19 Dicembre 1945 Aldo Franco Pessina (1907-1984), giornalista e filosofo, facendo sue le idee innovatrici di Schirmann, diede origine al movimento degli Ostelli per la Gioventù in Italia.
Queste sono le origini del movimento mondiale degli Ostelli per la Gioventù e la sua missione di promozione della conoscenza reciproca non ha mai ceduto a nessun conflitto o interesse di parte fino a diventare la più vasta realtà mondiale no-profit dedicata alla mobilità giovanile e sociale: 89 Associazioni nazionali, quasi 4 milioni di Soci, più di 3.300 Ostelli in tutto il mondo. Mentre la sua funzione si è arricchita nel tempo di nuovi valori dall’attenzione concreta per l’ambiente naturale al sostegno solidale nei confronti di popolazioni fragili, dall’esortazione ad un turismo pionieristico ma sempre attento, al rispetto di ogni tipo di diversità quale fattore di arricchimento culturale.
E l’AIG ha sempre favorito con entusiasmo queste nuove sfide ed in particolar modo, da diversi mesi, ha aperto le porte dei suoi Ostelli per la Gioventù al programma Accoglienza Solidale. Il progetto prevede l’ospitalità di migranti, in percentuale ridotta rispetto alla capienza delle strutture, allo scopo di integrarli con i giovani che soggiornano negli Ostelli e nel tessuto sociale del territorio.
Tutto questo senza mai distogliere lo sguardo da quel primo, lontano obiettivo: la pace come valore fondamentale.