Lotta senza esclusione di colpi a Cagliari per la nomina al posto di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale, lasciato da tempo vuoto perché Mura, il Procuratore dell’epoca del caso Varacalli, è andato in pensione.
Sembrava scontata la nomina di Garau, attualmente Procuratore a Nuoro.
Ma sono partite raffiche “a lupara” per “farlo fuori”. Lupara da ultimo rappresentata da un dossier contenente, udite, udire – intercettazioni telefoniche dalle quali dovrebbe “evincersi” che il magistrato, dato per scontato come vincitore della partita, sarebbe, se non proprio un poco di buono, irretito (!!) da oscuri rapporti con indagati e gente di malavita. La stampa locale è stata, al solito, messa a parte delle “rivelazioni”. E, come è noto, le intercettazioni si trova sempre il modo di farle e di darle in pasto al pubblico, magari imbastendo un’indagine “ad hoc”.
La Città è a soqquadro. Negli ambienti giudiziari non si parla d’altro. Gli atti estratti dall’inchiesta, compiuti a base di intercettazioni. L’altro concorrente, l’attuale Procuratore Aggiunto, Ganassi, che in attesa della nomina del titolare, regge provvisoriamente la Procura, fa fuoco e fiamme. E redige dossier.
Il concorso alla carica di Procuratore è divenuto lo scandalo del giorno.
La lupara contro Garau o, almeno l’ultimo colpo sparato, è un dossier che Ganassi ha consegnato al Procuratore Generale che, a sua volta, l’ha rimesso al C.S.M., dove è arrivato proprio alla vigilia del voto definitivo del plenum, che avrebbe impalmato Garau.
Il Vicepresidente Legnini, allora, ha rimandato la questione della nomina in Commissione (la Prima) che ha sentito tutti gli interessati (qualcuno troppo interessato). Tra l’altro indaga sui significativi tempi dell’invio di quel dossier.
Lo spettacolo non ha bisogno di commenti. Vedremo come va a finire. Per ora c’è da prendere atto dell’uso ufficiale delle intercettazioni anche all’interno della magistratura e per l’assalto ad una funzione direttiva.
Tutti intercettano tutti. Ne riparleremo.
Mauro Mellini