“Serve una coalizione di volenterosi che si occupi del tema siriano, ma il tema dei bombardamenti è complicato. Renzi si è espresso in modo chiaro: sulla Siria pensiamo a un altro tipo di strategia, non ai bombardamenti. Vogliamo un risultato positivo, non un’altra Libia”. A dirlo il sottosegretario agli Esteri Benedetto della Vedova, intervistato da Giovanni Minoli a Mix 24 su Radio 24. “Bisogna ragionare in termini di contenimento, di accompagnamento delle evoluzioni positive sul terreno, quando se ne vedranno”.
“In Europa rischio di nazionalismi. Regolare meccanismi di accoglienza”
“Decidere di accogliere significa regolare i meccanismi di accoglienza. Il governo italiano da un anno e mezzo sosteneva in tutte le sedi che eravamo la frontiera dell’Europa. È un fatto che quando si è aperto il canale balcanico è diventato più facile portare avanti le nostre ragioni, ma il terreno era già preparato” – continua Benedetto Della Vedova a Mix 24 su Radio 24. “In Europa – prosegue – c’è un rischio di rinascenti nazionalismi, un rischio vero, un pezzo del popolo e dell’opinione pubblica europea accompagna queste rivendicazioni nazionaliste e temo che però non siano compatibili con il mercato unico, che è stato fattore di progresso”.
“Non ci sono colpe di Bruxelles, ma della politica”.
“I burocrati possono piacerci o meno, ma sono presenti a Bruxelles come a Palazzo Chigi, al Pirellone lombardo o in Campidoglio. La responsabilità dei politici e degli opinion leader europei è di spiegare che non ci sono colpe specifiche di Bruxelles, che fa o non fa quello che decide la politica. Noi stiamo sostenendo l’Unhcr e il World Food Program affinché si rafforzi la capacità di accoglienza con uno sforzo incomparabile rispetto a quello che facciamo noi”, conclude il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova a Mix 24 di Giovanni Minoli su Radio 24