Messina (UGL): “Basta emergenze, senza piano la Sicilia rischia di perdere i fondi europei 2014/2020”
Il Governo siciliano combatte l’emergenza con l’emergenza e la Sicilia con i conti in rosso affonda nei rifiuti. A sostenerlo Giuseppe Messina, Responsabile regionale dell’Ugl Sicilia.
“Dotazione organica, piani d’ambito e discariche – aggiunge – sono le criticità ereditate dall’esecutivo Crocetta all’atto dell’insediamento nell’ottobre 2012 e continuano ad esserlo dopo 30 mesi di governo”.
“Prosegue la gestione straordinaria del settore dei rifiuti – commenta Messina – eppure le Società di regolamentazione dei rifiuti (Srr) sono nate nel 2010 con la legge regionale n.9, non l’altro ieri”.
“Ci chiediamo allora – prosegue il responsabile regionale dell’Ugl Sicilia – perché si è dovuto attendere l’ordinanza presidenziale n.20 del 14 luglio scorso per cercare di fare chiarezza, ammesso che l’esecutivo regionale ci riesca, sulle procedure di assunzione del personale proveniente dagli Ato e sulla realizzazione dei piani d’ambito?”
“Ed intanto resta il rebus sul conferimento dei rifiuti – stigmatizza il sindacalista – che continuerà ad essere destinato presso le ‘solite’ discariche private senza aver provveduto alla attuazione del piano regionale rifiuti”.
“Non c’è stata una programmazione per tempo che ponesse fine a questa ordinaria emergenza – rilancia Messina – ed adesso il Governo Crocetta cerca di correre ai ripari dopo aver perduto mesi preziosi per riorganizzare il settore su criteri di legalità e trasparenza, limitandosi solamente ai nominare commissari per rispondere all’emergenza socio-sanitaria del momento e prorogarne le attività e lasciando irrisolta la questione occupazionale”.
“Secondo quanto affermato nei giorni scorsi dal docente universitario, Aurelio Angelini – commenta il sindacalista – più di un miliardo di euro è stato sprecato dai regimi commissariali nei comparti dei rifiuti, acque e dissesto idrogeologico ed un 1,8 miliardi i debiti accumulati dagli Ato”. Il quale rimarca: “siamo di fronte ad una situazione che resta esplosiva e che inchioda la politica alle sue responsabilità”.
“Ed ancora, l’inadempienza della Regione siciliana nel settore dei rifiuti potrebbe costarci ancora più cara – conclude Messina – difatti, senza un piano regionale rifiuti, previsto dall’articolo 199 del decreto Legislativo n. 192 del 2006 e dall’articolo 9 della legge regionale n. 9 del 2010, strumento principe per la programmazione e la gestione del ciclo della valorizzazione industriale dei rifiuti, non potremo utilizzare i fondi europei della programmazione 2014-2020. Oltre al danno anche la beffa”.