Prima o poi quel momento tanto temuto arriva per tutti.
Vi siete invaghiti di una biondona amica di un’amica di un’amica, conosciuta durante un noiosissimo aperitivo di lavoro, e come primo passo verso l’intortamento decidete di chiederle l’amicizia su Facebook, quando vi compare il terribile segnale: “Hai raggiunto il limite di 5.000 amicizie. Non ne puoi aggiungere altre”.
Cazzo! E ora?
Non posso NON chiedere l’amicizia a questa supertopa, pensate, quindi dovrò cancellare qualcuno dei miei amici.
Ma chi?
Ecco, se siete tra quei sentimentaloni che conservano anche i vasetti dello yogurt nella credenza, e quindi figuriamoci se riuscite a staccarvi da qualche essere umano, questo prontuario fa per voi.
Se seguirete le istruzioni e i suggerimenti non solo vi ritroverete con un sacco di spazio libero per biondone, morone, e “one” di vario genere, ma ci avrete di sicuro guadagnato in salute mentale.
Ecco una facile lista di persone che potete eliminare senza rimpianti.
1. Le ex fidanzate
Se siete delle persone normali, di età superiore ai quaranta anni, tra le vostre amicizie facebook c’è un numero imprecisato di ex fidanzate, numero che a secondo della vostra solerzia sessuale può andare dalle 10 alle 50 unità.
Eliminatele. Tutte. Senza indugio.
Perché VOI pensate che dopo l’amore ci possa essere una bella amicizia, che il sesso di venti anni fa sia un dolce ricordo, che esservi sposato con una conosciuta da due mesi dopo essere stati fidanzati in casa per dieci anni siano cose che fanno parte degli eventi della vita e sono semplicemente il bagaglio della nostra esperienza.
Loro no.
Loro pensano solo che siete uno stronzo puttaniere, e se fanno finta di niente è per non farsi bannare e continuare a farvi la macumba, sperando vi venga un’orchite cronica associata con una colite spastica.
Le donne non dimenticano, non vi illudete.
Eliminare. Subito.
2. Quelli che si chiamano come voi
Magari non tutti, ma almeno un buon 50%, eliminateli prontamente.
Se vi chiamate di cognome “Cantoridinorimberga” e avete passato più di trenta anni pensando che oltre alla vostra famiglia ci sia solo un piccolo nucleo di “Cantoridinorimberga” a Ravenna, beh, avete pensato male.
Una volta che vi iscrivete a Facebook vi chiederanno l’amicizia novecento “Cantoridinorimberga”, residenti nei posti più disparati, dalla Papuasia a Timbuctu.
I più intraprendenti avranno creato un gruppo che si chiama “Noi, i Cantori di Norimberga” in cui si cerca di stabilire quanto siano fighi i Cantori e tutti i Cantorini, rispetto a qualsiasi altro cognome del cazzo sull’orbe terracqueo.
Non bastasse, se il vostro cognome è abbastanza strano vi contatteranno anche varianti esotiche.
E allora ecco che siete amici anche di un centinaio di “Maestricantoridinorimberga” e altrettanti “Cantoridispilimberto”.
Insomma, fate ‘na strage, e spazzate via metà dei vostri omomini.
Senza pietà.
3. I compagni di scuola
Una delle scuse più gettonate per giustificare la propria presenza su Facebook è “così posso ritrovare e rimanere in contatto con i vecchi compagni di scuola che avevo perso di vista da tempo”.
Ragazzi. Ma a chi vogliamo darla a bere?
la verità è che il 90% dei compagni di scuola ci stava sul cazzo, e l’altro 10% (femmine) avremmo voluto trombarcelo ma ci ha dato il due di picche.
Se avete visto “Compagni di scuola” di Carlo Verdone sappiate che la realtà è ben peggiore.
Anzi. Sono certo che lo sapete già.
Perché in verità l’unico motivo per cui abbiamo accettato la loro amicizia è la vaga (e vana) speranza che quella compagna così carina, con quel bel personale, sia diventata una splendida cinquantenne, e che magari finalmente riusciremo a portarcela a letto.
Pur di raggiungere questo bieco scopo abbiamo dovuto accettare l’amicizia di decine di perfetti sconosciuti che hanno di noi solo una cazzo di foto del millenovecentosettantatré in cui eravamo pieno di capelli e vestiti come deficienti.
Inutile dire che le compagne di scuola dal bel corpicino non hanno mantenuto le promesse, e quelle che le hanno mantenute continuano a non darvela.
Invece quelli che vi stavano sulle palle all’epoca continuano a essere dei fastidiosissimi rompicoglioni e a darvi i cazzotti sul braccio come se foste in quinta elementare.
Datemi retta. Fate finta di essere analfabeti, e dimenticatevi della scuola.
4. I blogger maledetti
Chi non ha un blog al giorno d’oggi?
Ormai anche le massaie e le nonne.
E ovviamente per promuovere il proprio blog senza spendere una lira si usa il buon vecchio caro facebook.
Quindi per ogni blogger moderato (tipo me) ce ne sono cento aggressivi nella loro operazione di marketing, che ti tempestano di like sperando di riceverne qualcuno in cambio, che intervengono su ogni tuo post per esser ricambiati ma soprattutto che arano le tue amicizie per accrescere il numero di LORO fan.
Il blogger maledetto non è tutto sommato pernicioso, anche perché quando lo avete individuato basterà non cagarsi più i suoi post chilometrici e inevitabilmente anche lui o lei finirà per sfumare via lontano.
Ma se vi serve qualcuno da rimuovere senza rimpianti, il blogger maledetto è quasi sempre il primo della lista…
5. I colleghi di lavoro
Nessuna persona sana di mente darebbe l’amicizia facebook ad un collega di lavoro.
Il motivo?
Mi pare ovvio. Perché mentre voi avete tatticamente scelto la scrivania all’angolo, in modo da chattare con tutto l’universo intero senza che nessuno se ne accorga, se anche uno solo dei vostri colleghi è in grado di vedere la vostra bacheca saprà che non solo postate stronzate a ripetizione, ma che il tasso di risposte che date sui nmila gruppi di cui fate parte è incompatibile con qualsiasi attività lavorativa degna di questo nome.
E perché avete ceduto, se siete perfettamente sani di mente?
Beh, come sempre c’è di mezzo la topa. La gentile, simpatica, biondissima nonché tettutissima collega del quinto piano.
Che tacchinate inutilmente da dieci anni, ma che vi ha rivolto la parola accorgendosi della differenza tra voi e una processionaria solo quando avete nominato la parola magica: “Capricorno”.
Solo allora vi ha concesso dieci minuti del suo preziosissimo tempo, togliendolo al rifacimento del trucco, e permettendovi di sbirciare nella scollatura della camicia mentre vi rincoglioniva con la sua teoria del tutto, in cui anche Einstein era un genio solo perché aveva l’ascendente in Ofiuco.
E alla fine avete accettato la sua richiesta di amicizia nella vana speranza di andare a meta, ma ottenendo come unico risultato di trascinarvi dietro l’amicizia facebook di tutto il quinto piano, che si muove come un sol uomo in formazione a testuggine quando si tratta di rompere i coglioni.
A questo punto, dato che la biondona non ve l’ha mai data e per di più le tette sono ormai scese di almeno dieci centimetri rispetto all’eclittica, eliminate lei e tutti quelli del quinto piano.
Alla peggio, tornerete a farvi i cazzi vostri come ai bei tempi.
6. I genitori dei compagni di vostro figlio
C’è solo una cosa peggio dei compagni di scuola, quando si tratta di facebook: i genitori dei compagni di vostro figlio.
Quando vi siete presentati giacca e cravatta d’ordinanza alla prima riunione di classe eravate il classico genitore modello.
Serio, compunto, occhialetto sul naso, proprietà di linguaggio, simpatico con le signore, cordiale con i papà, biglietto da visita prestigioso.
Non che ciò non sia vero.
Ma questo è nella vita reale.
Su facebook siete un cazzaro di prima categoria, condividete tutti i post di lercio e le migliori frasi di Osho, non passa giorno senza una foto di Charlize Theron, le parolacce si sprecano.
Poi la mattina accompagnate il pargolo a scuola e rimettete la maschera del bravo papà.
Ma prima o poi qualcuno vi incastrerà chiedendovi l’amicizia su facebook e per pigrizia o indifferenza voi la concederete, e a quel punto ogni giorno vi accorgerete che c’è qualcuno che davanti scuola vi guarda in tralice, ogni giorno peggio, finché non vedrete qualcuno che si dà di gomito, e maledirete di aver postato le tette di quella tipa incontrata in treno.
Forse sono da eliminare per primi.
7. Le tope incerte
E’ un meccanismo inevitabile, pavloviano per certi aspetti, che conoscete bene ma al quale non potete sottrarvi.
Non appena ricevete la richiesta di amicizia da parte di qualcuna che sembra una topa galattica voi la accettate senza nessun controllo.
Tanto più che ormai veleggiate verso i 5.000 contatti e non ha neanche più senso essere selettivi.
Tra l’altro nel corso del tempo qualcuna si è rivelata essere veramente una topa galattica, cosa che in un paio di occasioni avete potuto toccare con mano (si parla sempre di attività intellettuali, ovviamente).
Ora, si dà il caso che voi non lo sappiate, ma da studi accurati fatti dalla Facebook Inc. si rivela che nel 94,73% dei casi almeno una delle tope galattiche che vi ha chiesto l’amicizia è un fake dietro il quale si nasconde vostra moglie.
Ella, che dichiara una totale incompetenza informatica ma che di sicuro ha qualche amico che la tacchina e che farebbe di tutto per sputtanarvi, ha creato un profilo credibilissimo, e non solo si impiccia delle vostre cose – il che sarebbe anche legittimo, diciamocelo – ma vi stimola in chat a essere particolarmente estroverso e non passa giorno che non aggiunga stampate al faldone denominato “Causa di divorzio”, di cui ovviamente voi non siete a conoscenza.
Ecco, se dovessi suggerire chi eliminare per fare spazio tra i vostri amici io schianterei tutte le tope che non conoscete di persona (cioè la quasi totalità).
In questo modo di sicuro eliminate il pericolo-moglie.
Poi, a riaggiungerle piano piano fate sempre in tempo…
La finirei qua.
A occhio e croce se avete seguito le mie indicazioni avete dimezzato almeno il numero di amicizie facebook e fatto spazio per la biondona.
Già che ci siamo, consiglio finale: alcune delle categorie sopra indicate, date retta a me, non le reinserite. Vi porteranno solo fastidi.
Fate eventualmente un’eccezione per le tope incerte.
Hai visto mai…