I genitori, i fratelli e la sorella di Ifthekar Jaman, jihadista britannico morto in Siria, sono stati arrestati ieri dall’antiterrorismo inglese a a Portsmouth, sud di Londra, con l’accusa di commissione, preparazione e istigazione di atti di terrorismo.
Il padre del ragazzo morto mentre combatteva con i terroristi dell’ISIS, Enu Miah, 57 anni, è stato arrestato con l’accusa di porre in essere comportamenti in preparazione di atti terroristici e di offrire disponibilità di denaro e di immobili ad uso nel terrorismo. Sua moglie, Hena Choudhury, 48, è stata accusata di non aver rivelato informazioni su atti di terrorismo. Entrambi sono stati poi rilasciati su cauzione.
Jaman era stato il primo di un gruppo di giovani che da Portsmouth era partito per la Siria lo scorso anno. Del gruppo, composto da cinque persone, tre sono morti in Siria, uno, Mashadur Choudhury, tornato in Inghilterra è stato arrestato e condannato per reati di terrorismo in Siria, mentre un altro sta ancora combattendo insieme ai terroristi islamici.
Nell’ultima settimana l’antiterrorismo inglese ha arrestato 14 persone nel corso di un’indagine per un presunto complotto terroristico per attaccare la Gran Bretagna. Gli arresti di ieri, invece, sono dovuti a sospette attività terroristiche in “conflitti d’oltremare” e non a una minaccia immediata per il Regno Unito.
Portsmouth ha destato l’interesse di media e inquirenti da quando il gruppo che si faceva chiamare “Britani Vigili del Bangladesh Bad Boys” aveva lasciato il Regno Unito per la Siria attraverso la Turchia nel mese di ottobre dello scorso anno.
I membri del gruppo sono stati identificati dalla polizia come Muhammad Hamidur Rahman, 25, Mashadur Choudhury, 31, Assad Uzzaman, 25, Mehdi Hassan, 19, e Mamunur Roshid, tutti di Portsmouth.