E per andare oltre: gli insopportabili pacifisti del web che armati di preconcetti ripetuti e macinati da altri pacifisti e supportati anche da immagini recuperate a destra ed a manca sub web, quelli che non hanno ancora capito che con due “clic” è possibile verificare la veridicità o la fonte di un’immagine… Sì proprio a loro mi rivolgo. A quelli che per dare contro ad Israele spacciano foto di bambini siriani ed allo stesso tempo si dimenticano che in Siria continuano a perpetrarsi massacri. A quelli che scrivono “i nazisti israeliani”, a quelli che sono convinti che “sionismo = nazismo”, a quelli che per parlare di pace strillano più forte con arroganza finché il loro nemico, spesso presunto nemico, cede ed invece di ammorbidirsi assume posizioni che mai avrebbe pensato perché stanco di sentirsi messo con le spalle al muro o additato come “guerrafondaio, imperialista, filo-diqui, filo-dilà, nazista, fascista, sionista…” quando ha sempre pensato di essere un esemplare umano contrario alle guerre ed ai conflitti di ogni genere. Sì perché i moderni “pacifisti” ti spingono allo strenuo delle forze. E quello che è peggio: ti spingono all’autocensura, prima inculcandoti dei dubbi – il moderno pacifista dubbi non ne ha – poi facendoti temere chissà quale assalto in forze. Sì, perché i cosiddetti pacifisti da social network si salvano a vicenda a prescindere dall’argomento… I primi ribelli siriani sono diventati terroristi… eccerto… in tre anni ne succedono di cose, gli ucraini che volevano entrare nell’Unione europea sono diventati nazisti salvati da San Putin… Israele non sta rispondendo al movimento terroristico Hamas ma si sta dilettando a sparare sui civili. La notizia è sicuramente falsa. Certo perché se corre la notizia che le forze israeliane avvertono i cittadini di Gaza di spostarsi dalle loro abitazioni dove “eroicamente” i paladini di Hamas li usano come scudi umani… beh, non è credibile. Certo, se Hamas è un’associazione caritatevole a soccorso dei palestinesi… Sta a vedere che Hamas è al soldo d’Israele per stanare meglio il nemico! Non dovrei scriverlo perché qualcuno potrebbe prendermi sul serio e lanciare la notizia sul web. Si è capita l’ironia vero? Dunque, Israele non è uno Stato laico, sì perché il governo Netanyahu è composto anche da estremisti ortodossi. E Israele non è uno Stato democratico. Peccato che ci siano regolari elezioni. Ebbene sì, ci sono! E dopo le elezioni del 2013, per governare Netanyahu ha dovuto piegarsi ad una coalizione. Sembra incredibile ma lo Yesh Atid, il partito laico centrista è entrato in parlamento e conta anche dei ministri. E’ vero che esiste anche un’estrema destra ma è laica, visto che dal nuovo Governo le fazioni della destra religiosa sono rimaste fuori ad eccezione di Casa ebraica. Personalmente ritengo questo governo ancora troppo a destra ma ritengo che le ultime elezioni siano state un progresso soprattutto a fronte dello sbraitare degli ultra-ortodossi Meah Shearim fortunatamente persi nello loro spazio temporale
Ma mi sono distolta dal mio problema quotidiano. I social network. Non posso abbandonarli del tutto o non so più che cosa si borbotta in corridoio ma navigandoci mi inorridisco per la mancanza di dibattito inteso come apportatore di opinioni ragionate e non riportate, inteso come convivio in cui ognuno si esprime pacificamente… appunto.
Qualche navigatore ha l’accortezza di condividere anche prove dell’esistenza di movimenti pacifisti (quelli veri) all’interno di Israele e della Palestina ma guarda caso non si tratta degli stessi che provocano buttando paglia sul fuoco ed offendendo chi non la pensa “così”. Ma “così” come? Sono diventati tutti pragmatici insegnanti?
Forse i nuovi pacifisti non si accorgono di attizzare gli odi, forse non si accorgono di essersi trasformati in mere tifoserie… Il pacifismo è un’altra cosa. Il pacifismo non è fare paragoni storici che non hanno alcun fondamento, non è gridare all’orrore e puntare il dito. Il pacifismo dovrebbe essere una riflessione volta alla comprensione di quanto realmente accade per trovare una via d’uscita per abbassare le armi.
Tutti i riflettori sono puntati su Israele, ma un’informazione non deve spazzare via l’altra. Quel che sta succedendo in Medio Oriente è tragico, ogni bambino, ogni persona morta a causa di una guerra è un bambino o una persona morta di troppo.
Per questo non dimentichiamo la Nigeria, la Siria, l’Ucraina, il Centrafrica… dove continuano a perpetrarsi stragi che fanno orrore all’umanità. Non dimentichiamo l’Irak… dove i soldati irakeni che si consegnano agli islamisti dopo gli accerchiamenti vengono ammazzati con un colpo alla nuca… E sono solo alcuni tra le centinaia di conflitti in corso nel mondo.
Poiché ho scoperto che il contraddittorio sereno “non ne vale la pena” mi fermo e mi limito a ricordare che esistono personaggi di spicco mondialmente riconosciuti quali Amos Oz scrittore, cofondatore dell’organizzazione “Peace Now” che benché stimato intellettuale di sinistra non nasconde il proprio sionismo. Consiglio vivamente il suo libro “Contro il fanatismo”, un breve saggio pieno di saggezza. Lo dice Amos Oz: “Come curare un fanatico? Inseguire un pugno di fanatici su per le montagne dell’Afganistan è una cosa. Lottare contro il fanatismo è un’altra”.
Luisa Pace