Questo il quadro per nulla confortante che emerge da un’indagine interna dell’Air Force statunitense. Si allarga lo scandalo che vede coinvolti oltre cento militari appartenenti alla base missilistica di Malmstrom coinvolti nel superamento dei test di efficienza, previsti per verificare la competenza degli ufficiali addetti ai lanci di missili idonei ad essere armati con testate nucleari. Un’indagine per uso di sostanze stupefacenti da parte di tre ufficiali appartenenti alle squadre missilistiche del 341 Wing, che ha portato alla scoperta di esami attitudinali truccati le cui risposte ai test erano conosciute dai candidati prima che si svolgessero le prove.
Secondo gli inquirenti interni dell’Air Force, diciannove ufficiali che avevano superato i test sarebbero statial momentaneamente inidonei a svolgere il loro servizio. Gli ufficiali sono stati momentaneamente sollevati dall’incarico.
L’inchiesta rivela anche altri particolari inediti e sconcertanti. Carenze in merito alla sicurezza della base missilistica che hanno portato al licenziamento dell’ufficiale responsabile della formazione del personale; punizioni nei confronti di due ufficiali coinvolti in due diversi incidenti alla porta blindata del centro sotterraneo di controllo lancio-missili; un ufficiale addetto al sistema missilistico trovato addormentato in sala di lancio mentre era in servizio; l’ex comandante della base, il Gen. Michael Carey, rimosso dall’incarico per i comportamenti “imbarazzanti” tenuti in Russia, partecipando ubriaco a riunioni ufficiali e frequentando “donne sospette”.
Ma a finire sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori militari non è stata la sola base missilistica di Malmstrom. Due giorni prima che Carey venisse rimosso dall’incarico di comando della base, era stato sollevato dal ruolo un ammiraglio della Marina, secondo in comando in materia di guerra nucleare, a seguito di un’indagine sul gioco d’azzardo.
Mentre si allargano le indagini e il Segretario alla Difesa, Chuck Hagel, convoca i più alti dirigenti del Pentagono per discutere dei gravi vuoti di leadership venutisi a creare e dei problemi di personale, c’è da chiedersi quali siano le reali condizioni psicofisiche e le professionalità degli uomini che maneggiano le armi più letali del mondo.
gjm