Continuo a tradurre e a divulgare gli appelli che mi giungono dall’Ucraina tramite il Professor Olexiy Haran. I giochi di guerra appaiono già stabiliti e l’Ucraina sembra essere il prossimo terreno utilizzato per scopi che non hanno nulla a che vedere con la volontà della popolazione. Gli ucraini possono trasmetterci la loro visione di quello che sta veramente succedendo nel loro paese. Forse, più ad Ovest, possiamo avere un’altra visione delle reticenze della comunità internazionale che cerca di risolvere il “problema” a tavolino. Non si può e non si deve cedere alla rassegnazione per non restare vittime dello status quo al quale l’UE in primis ci ha abituati. La nuova diplomazia è quella della tergiversazione per lasciare tempo e spazio alle strategie degli interessi economici. Il mondo sta accumulando esempi in tal senso.
Luisa Pace
Gli studiosi ucraini si rivolgono alla comunità scientifica internazionale (versione inglese)
Una rivoluzione civica democratica ha vinto in Ucraina. Il regime criminale del Presidente Yanukovych, che ha creato un sistema totalitario di violenza e corruzione a proprio vantaggio, è stato rovesciato. Purtroppo, oltre cento manifestanti ucraini hanno pagato questa vittoria con la vita e altri mille sono stati gravemente feriti.
Il Parlamento ucraino ha quindi formato un nuovo legittimo governo di coalizione che deve riportare sulla buona strada il paese derubato dal governo precedente. Sta nascendo un consenso nazionale a un ulteriore sviluppo democratico dell’Ucraina.
Tuttavia, il governo della Federazione Russa ha scelto di approfittare di questa situazione per destabilizzare l’Ucraina ed occupare militarmente alcune delle sue regioni. La penisola di Crimea è stata la prima ad essere colpita: violando direttamente gli accordi internazionali, l’esercito russo sta bloccando gli obiettivi di importanza strategica mentre corpi speciali russi incitano i separatisti locali ad intraprendere azioni drastiche.
Il 28 febbraio 2014 il Parlamento ucraino ha emanato una risoluzione con la quale invita la comunità internazionale a ricorrere a tutti I mezzi di cui dispone per garantire l’unità territoriale dell’Ucraina.
Vorremmo quindi chiedere ai colleghi di altri paesi di unirsi alla campagna internazionale di vasta portata che intende esercitare una pressione sul governo russo per indurlo a rispettare le norme giuridiche internazionali. Non dimentichiamoci che la seconda guerra mondiale ebbe inizio, tra l’altro, perché le democrazie occidentali avevano perso troppo tempo nel “contenere” le iniziative aggressive della Germania con svariate concessioni. Il mondo democratico non ha il diritto di ripetere lo stesso errore con gli attuali aggressivi governanti russi!
Professor Sergiy Komisarenko (Biochemistry)
Professor Viktor Grinchenko (Hydromechanics)
Professor Oleksandr Nakonechnyj (Informatics) – on behalf of the Academy of Sciences of the Higher School of Ukraine (315 members)
Professor Maksym Strikha (Physics) – on behalf of the Ukrainian Physical Society (600 members)
Dr. Nataliya Shulga (Biotechnologies) – on behalf of the Ukrainian Science Club (55 members)
Professor Nadiya Gula (Biochemistry)
Professor Volodymyr Litovchenko (Physics)
Professor Serhij Ryabchenko (Physics)
Professor Olexiy Haran (Political Science)
Professor Volodymyr Kulyk (Political Science)
Professor Oleksandr Cherednychenko (Linguistics)
Professor Anton Filipenkp (Economics)
Professor Yuri Schapoval (History)
ed altri assieme a più di 900 sostenitori