“Il rapporto della Commissione speciale su crimine organizzato, riciclaggio e corruzione, approvato lo scorso 23 ottobre dal Parlamento europeo, ha previsto sanzioni dissuasive nei confronti dei politici e dei funzionari della pubblica amministrazione responsabili del reato di corruzione”. Lo dice l’eurodeputato di Forza Italia Salvatore Iacolino, vice capo delegazione di Forza Italia a Strasburgo e relatore del rapporto Crim, dopo l’allarme corruzione in Sicilia sollevato dalla Corte dei conti.
La corruzione costa all’economia europea circa 120 miliardi di euro all’anno. “Cifra – sottolinea Iacolino – che da sola rappresenta più del fabbisogno annuo del sistema sanitario italiano. L’abbattimento del fenomeno garantirebbe, invece, il mantenimento dei piccoli ospedali e dei tribunali nei centri minori, dove invece lo Stato continua a sottrarre questi presidi, rispettivamente di salute e giustizia. La portata del fenomeno – aggiunge l’esponente di Forza Italia – impone un’azione di contrasto decisa con i codici etici per i partiti e l’applicazione concreta delle sanzioni previste nei singoli ordinamenti statuali. Peraltro, questa linea è stata confermata dal Parlamento europeo con l’esclusione dagli appalti pubblici in tutto il territorio dell’Ue delle aziende condannate per corruzione con sentenza passata in giudicato”.
“Frodi e corruzione – conclude Iacolino – si combattono con una burocrazia più snella, la rapidità dei procedimenti per lo start-up delle imprese, ed ancora rimuovendo le ‘zone grigie’ in cui proliferano i comitati d’affari e le organizzazioni criminali di stampo mafioso”.