Una lunga telefonata dai toni molto duri quella tra Obama e Putin che ripropone gli scenari della Guerra Fredda tra USA e URSS. Obama ha condannato senza mezze misure l’intervento russo in Crimea. Mentre Kiev si appella alle Nazioni Unite, alla Nato, agli Stati Uniti e all’Unione Europea, Putin ribadisce il diritto della Russia a difendere i propri interessi in Ucraina. Sale dunque la tensione tra i due Paesi, così come la preoccupazione a livello internazionale, mentre da parte dei russi sembra si voglia continuare a procedere velocemente verso l’invio di nuove truppe in Crimea. Un intervento militare che potrebbe essere il preludio ad una più vasta operazione che potrebbe riguardare anche altre aree dell’Ucraina.
“Gli Stati Uniti condannano l’invasione e l’occupazione del territorio ucraino della Federazione Russa, e la sua violazione della sovranità ucraina e l’integrità territoriale in piena violazione degli obblighi della Russia derivanti dalla Carta delle Nazioni Unite, dall’Atto finale di Helsinki, del 1997 un accordo di parità militare con l’Ucraina, e del 1994 Memorandum di Budapest- a dichiararlo il Segretario di Stato americano John Kerry. Questa azione è una minaccia per la pace e la sicurezza dell’Ucraina, e dell’intera regione.
Chiediamo inoltre che il governo dell’Ucraina continui nel suo impegno per tutelare i diritti di tutti gli ucraini e di rispettare i suoi obblighi internazionali.
Come ha detto il presidente Obama, chiediamo alla Russia di ritirare le sue forze militari e di tornare alle basi, di astenersi da interferenze altrove in Ucraina, e dare sostegno alla mediazione internazionale per risolvere eventuali questioni legittime riguardanti la tutela dei diritti delle minoranze o della sicurezza.
Dal primo giorno, abbiamo reso chiaro che noi riconosciamo e rispettiamo i legami della Russia verso l’Ucraina e le sue preoccupazioni circa il trattamento dei russi. Ma queste preoccupazioni possono e devono essere affrontate in un modo che non si violi la sovranità dell’Ucraina e l’integrità territoriale, mediante affidamenti diretti al governo ucraino.
Nei prossimi giorni, le consultazioni di emergenza inizieranno al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, al Consiglio Nord Atlantico, e presso l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, in difesa dei principi di base fondamentali per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale. Noi continuiamo a credere nell’importanza di una presenza internazionale dalle Nazioni Unite o dell’OSCE per raccogliere i fatti, monitorare le violazioni o abusi e proteggere i diritti. Come membro di entrambe le organizzazioni, la Russia può partecipare attivamente e assicurarsi che i suoi interessi siano tenuti in considerazione.
Il popolo ucraino non desidera altro che di decidere del proprio futuro – pacificamente, politicamente e nella stabilità. Essi devono avere il pieno sostegno della comunità internazionale in questo momento vitale. Gli Stati Uniti si trovano con gli ucraini, come hanno fatto per 22 anni, per vedere i loro diritti ripristinati”.
Gjm