Nel corso dell’ultima puntata di Report, Milena Gabanelli ha preannunciato che l’argomento clou di lunedì prossimo, sarà quel tragicomico intrigo internazionale che ha avuto quali illustri protagonisti il Governo Letta ed il suo Ministro dell’Interno, l’agrigentino Angelino Alfano ed il suo entourage politico-burocratico.
Credo che siamo rimasti tutti quanti trasaliti quando, lo scorso luglio, abbiamo appreso la notizia che 50 poliziotti italiani avevano circondato una privata abitazione per arrestare , sequestrare ed estradare, pensate un po’, due inermi ed innocenti creature, Alma Shalabayeva e la piccola Alua, rispettivamente moglie e figlia del dissidente kazako Ablyazov.
Il tutto si è consumato obbedendo agli ordini, non tanto dei vertici della polizia italiana, bensì, ai diktat di un ambasciatore di uno stato straniero, il Kazakistan.
Un’operazione di polizia portata a compimento su commissione!
Lì per lì non ci abbiamo capito gran che.
Se non che in Italia le leggi nazionali ed i diritti umani sanciti dai trattati internazionali, non contano niente.
Abbiamo percepito che era successo un fatto assai strano e che ci nascondevano qualcosa di estremamente grave.
Un intero reparto di polizia, alle prese con un blitz degno di una delle migliori gag cinematografiche dell’indimenticabile ispettore Juve, interpretato dall’attore francese Louis De Funes, nella fortunata serie Fantomas!
Se non si fosse trattato di una serie di gravissimi reati commessi dal Ministero dell’Interno, il tutto sembrerebbe una esilarante tragicommedia.
Ed il Ministro agrigentino, figlio della città di un illustre drammaturgo che tanto amava il cosiddetto ‘gioco delle parti’ dov’era?
Tutti i Prefetti d’Italia hanno stilato e divulgato un documento ufficiale in cui sostengono che il Ministro Alfano, nei giorni di quella illegale operazione di polizia internazionale, giocava a nascondino.
Non si faceva trovare dai suoi funzionari !
C’era e/o non c’era, ma per lo meno, forse sapeva, ma non sapeva; e comunque poteva anche non sapere che cosa stava succedendo?
Ed in ogni caso se c’era dormiva!
Ed ha dormito sonni tranquilli per qualche mese, visto che il fattaccio è successo a maggio, e tutti quanti, compreso lui ne siamo venuti a conoscenza a luglio.
Vi sembra credibile che il Ministro dell’Interno non sapeva niente?
Adesso, siamo a novembre, e ad accusare, senza mezzi termini, Alfano, oltre che il dissidente kazaco e la sua famiglia c’è anche la collega di governo, ossia il Ministro degli Esteri Emma Bonino.
Alfano, in realtà, era al corrente di tutto quello che stava succedendo, ufficialmente, per come ha riferito in Parlamento, a sua insaputa.
Quei diplomatici stranieri che hanno compiuto quel terribile misfatto internazionale, non sono stati per niente rimossi e sono ancora tranquillamente ‘appollaiati’ nella sede romana dell’ambasciata kazaka.
Il ‘buon’ Angelino neanche ha avuto la forza di chiederne, a chi di dovere, per lo meno, un misero trasferimento!
Ed addirittura, a dire della sorella maggiore della piccola rapita dai ‘pirati’ di quell’ambasciata straniera, assieme ai nostri poliziotti, Berlusconi assieme al presidente kazako, subito dopo quel ‘prodigioso’ blitz, hanno festeggiato, a loro modo, in Sardegna, la buona riuscita della delicatissima operazione di polizia internazionale;
Una delle più suggestive ed intriganti spie-story degli 007 italo -kazaki!
Del resto, in quanto a feste e festini, anche a luce rossa, Berlusconi ed Il Presidente kazaco (per lo più dittatore!) , Nursultan Äbişulı Nazarbaev, avevano già una comprovata e pregressa esperienza, come abbiamo avuto occasione di constatare, sfogliando, ad esempio, Il Fatto Quotidiano.
Ma in quando a specializzazioni ludico-ricreative in Italia, c’eravamo già abituati!
Ed alcuni di noi italiani, riuscivano persino a divertirsi!
Baste rievocare le ammalianti e conturbanti immagini delle feste romane, con tanto di tende e stupende amazzoni, dedicate al defunto dittatore libico o i rapporti erotico- concussivi, con Ruby, la presunta nipotina del deposto dittatore egiziano Mubarak, per ritentare a scompisciarsi dalle risate.
Se non fosse che si tratta purtroppo, oggi, soltanto di riso amaro, a causa della profonda crisi economica che stiamo attraversando, anche a causa di queste ‘bagascerie’ berlusconiane che celavano degli sporchissimi affari anche e non solo, del nostro cavaliere, oggi disarcionato.
Si trattava, in realtà, di affari di pura e semplice mediazione speculativa che Berlusconi e tanti altri come lui, hanno consumato a nostre spese col petrolio o il gas, libico o kazaco che fosse, facendoci pagare il prezzo dei carburanti più caro del mondo.
Abbiamo scoperto l’acqua calda e cioè che anche in precedenza, Silvio ed il suo omologo kazako, avevano già festeggiato i loro comuni miliardari affari, tra partite di gas o di oro nero!
Nazarbaev ancora starà ringraziando Alfano ed suoi fidatissimi alti funzionari, ne siamo certi, per questo grande favore resogli, attraverso quel famigerato raid estivo che ha prodotto quel singolare rapimento e relativa estradizione, di una donna ed una bambina straniere.
Angelino doveva per forza far cosa gradita a chi l’ho ha politicamente inventato e creato di sana pianta, padre Silvio, dal quale sta cercando, ma solo in questi giorni, di affrancarsi, anche a costo di commettere una sorta di parricidio di comodo, buono per conservarsi una prestigiosa poltrona ministeriale ; e, si spera per lui ed i suoi, anche a costruirsi una casa, questa volta tutta sua, senza continuare a farsi ospitare da Berlusconi, ed anche fisicamente nel condominio ai Parioli, dai potenti Ligresti.
Da scrittore, oltre che da ministro, Alfano a sua insaputa o risaputa, a luglio, ha scritto, a caratteri cubitali, una della pagine più vergognose della nostra diplomazia internazionale; un tragicomico episodio gravido di una sfilza di reati e di violazioni dei diritti umani!
E, gas e petrolio permettendo, crediamo che la puntata di lunedì prossimo, dedicata dalla Gabanelli, a tale vicenda, sarà veramente esplosiva, per Alfano ed i suoi ed, ovviamente, il suo ex dante causa, il cavaliere Silvio.
Siamo certi che tale puntata di Report rappresenterà la futura prossima grana per il Governo Letta, dopo l’altra mirabolante vicenda di affari e finanza che lega, a stretta mandata, la ‘ditta’ del ministro Cancellieri &figli, ai pluricondannati faccendieri di Paternò, i Ligresti&company!
Alla faccia sempre dei palesi conflitti d’interesse dei nostri Governanti e dei loro abusi politico-burocratici, all’insegna dell’olezzante odore dei soldi, di milioni e forse miliardi di euro!
Ma nella vicenda kazaka, potrebbe esserci lo zampino dei servizi segreti italiani, che si sarebbero mossi su indicazione dell’ex presidente del Senato, il palermitano Renato Schifani, in diretto contatto con il Viminale, secondo alcune rivelazioni fornite da varie fonti istituzionali riportate da Il Fatto Quotidiano.
Il nostrano ‘dissidente’ palermitano, già berlusconiano di ferro, come Angelino del resto, Renato Schifani, non dimentichiamolo, è ancora sub- iudice per concorso esterno in associazione mafiosa, presso il Tribunale di Palermo che ha rigettato la richiesta di archiviazione presentata dalla Procura Distrettuale Antimafia.
Ne parliamo ancora, anche se la sua storiella di mafia sembra un po’ caduta nel dimenticatoio, perché il misfatto internazionale estivo, si è consumato, presumibilmente, grazie a due personalità del mondo politico-istituzionale italiano di prim’ordine che provengono dai nostri territori.
Come siamo importanti in Sicilia!
Schifani ed Alfano hanno anche i loro bacini elettorali lungo l’asse Palermo – Agrigento.
Su quest’asse si fondano fors’anche le fortune della neonata stampella politica di Enrico Letta, La Nuova Destra del suo vice, il nostro Angelino!
Il nipote del berlusconiano Gianni, fa molto affidamento, per mantenere in piedi il suo Governo, il loro Governo, su Alfano, il quale conosce le ‘secrete’ cose riguardanti gli affari economico-istituzionali, oltre che pruriginosamente ludici, del Cavaliere ‘ricattato’, suo, o loro (anche di Letta nipote dell’autorevole berlusconiano zio Gianni!) padre putativo (se preferite), l’immarcescibile Silvio Berlusconi!
Sembra passato un secolo da quando il Parlamento italiano, a luglio scorso, è stato chiamato, dai Grillini e da SEL, proprio per la gravità della vicenda kazaka, a votare la mozione di sfiducia presentata contro il ministro dell’Interno Angelino Alfano.
Ma adesso tale stupefacente intrigo kazako, ridiventa importante a causa delle dinamiche interne e non solo, del PD targato Renzi-Cuperlo-Civati.
Come diremmo in Sicilia forse si rivelerà necessario ‘affucari ni la culla’ il neonato ‘Nuovo Centro-Destra’ di Alfano, prima che sia troppo tardi!
Si tratta delle prove tecniche di nuove elezioni politiche!
Ma badate bene, a nessuno interessano realmente i fattacci o gli eventuali reati commessi dalla Cancellieri o da Alfano, nell’esercizio delle loro funzioni di Ministri!
Pensate che chi grida allo scandalo, lo fa sul serio?
Vi sembra animato da reali desideri di giustizia chi pone l’accento sulle ‘lautissime convenienze ministeriali’, oltre che politiche ed economiche di chi, come la Cancellieri od Alfano si sono serviti dello Stato e delle sue Istituzioni, impunemente, e con la benedizione di Re Giorgio Napolitano?
Anche se si è trattato di raggranellare fortune economiche e politiche e metterla in saccoccia all’intero popolo italiano, vuoi con i prezzi alle stelle del gas e del petrolio berlusconiano o con le frodi assicurative di Fondiaria SAI, messe a segno dalla ‘banda’ Ligresti-Cancellieri e figlio Peluso!
No, nel PD, a luglio, mentre infuriava la tempesta kazaka, in nome della real-politik, vecchi e giovani democratici si sono ‘gasati’ a tal punto da riconfermare la fiducia ad Angelino, l’agrigentino!
Così come, in fin dei conti, stanno facendo con il tira e molla per il caso Cancellieri.
Ma Angelino, si sa, è diventato un indispensabile e potente stampella di Letta; per ora, ma forse solo per ora.
Mica ci stiamo riferendo al Ministro Idem, ministro in fondo, di poco conto; ci riferiamo evidentemente ai suoi conti ICI non pagati allo Stato!
E per così poco, per qualche cartella esattoriale non pagata l’hanno ‘dimissionata’ !
Un’inezia rispetto alle scandalose vicende di Angelino ed Anna Maria!
Ma questa volta la faccenda è grossa!
Angelino serve e come, così come la sua collega Cancellieri.
Non solo Alfano e la Cancellieri, ma anche Renato Brunetta, il figlio di La Russa o di Tabacci, i figli dei massimi responsabili delle autorità di controllo delle assicurazioni o delle banche, erano e sono ‘mazzettati’, come sostengono la figlia e la compagna di Ligresti in una chiarissima intercettazione, nel corso della quale definisce ‘idiota’, il figlio della Cancellieri, anch’egli al libro paga dei potenti Ligresti?
Però, c’ sempre un però!
Nessuno di questi soggetti e di tanti altri come loro, s’hanno da toccare!
Altrimenti ci arrabbiamo!
Parola di Giorgio Napolitano!
Salvatore Petrotto
A CASA I CORROTTI,L’ITALIA NON POTRA’ MAI RIPRENDERSI,PENSIAMO SOLTANTO AD ESEMPIO A QUANTO E’ VELOCE UN MESE,E QUINDI LE PAGHE DA DARE AI POLITICI,PARLAMENTARI ECC,SAPETE CHE IN ITALIA ABBIAMO 1000 PARLAMENTARI RISPETTO ALL’AMERICA CHE,GRANDE COM’E’ NE HA 500 ?????NON HO PAROLE.TUTTE LE NOSTRE TASSE SERVONO A PAGARE QUESTA GENTE INCOMPETENTE A CUI NOI DIAMO MANDATO A RAPPRESENTARCI E PROTEGGERCI??????POVERI NOI,E I SOLDI CHE SI STANZIANO PER LE VARIE EMERGENZE,SONO RISUCCHIATI AL 90%DAGLI STESSI EMITTENTI…….