“L’impegno assunto dal Governo nazionale di destinare 230 milioni di euro per fronteggiare la straordinaria gravità relativa all’emergenza immigrazione in Sicilia – unitamente ad altri 30 mln di euro a carico della Commissione Europea – rappresenta un primo, seppur timido, segnale verso il riconoscimento di adeguate misure compensative nei confronti di Lampedusa e degli altri comuni siciliani sottoposti da tempo a incontrollate pressioni migratorie”.
“Per sostenere l’economia di Lampedusa, oggi in seria difficoltà, il Governo e la Commissione Europea devono concedere delle agevolazioni tariffarie –fiscali a favore dei cittadini lampedusani tenuto conto dei continui problemi legati alla condizione di insularità e alla perdurante emergenza sbarchi che rischiano di allontanare drammaticamente Lampedusa dall’Italia e dall’Europa.
L’ulteriore passo in avanti deve essere rappresentato dal taglio immediato delle accise sui carburanti per dare una boccata d’ossigeno ai comparti produttivi e alle attività della pesca che più di ogni altre hanno subito una drastica riduzione legata ai continui sbarchi e al continuo aumento dei costi del carburante”.
Lo afferma l’On. Salvatore Iacolino (PPE), Vicepresidente della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento Europeo.