In merito alla “Determinazione del Consiglio comunale sulle rate e sulle scadenze di versamento del tributo comunale sui servizi per l’anno 2013”, ovvero la TARES e sulla necessità di riportare il provvedimento in aula per la votazione di alcune modifiche dopo l’approvazione del 19 giugno scorso;
Il ritorno del punto in aula e l’ennesimo spreco di denaro pubblico poteva essere evitato se solo l’amministrazione e gli uffici preposti fossero stati più attenti nell’ammannire la proposta e se il Consiglio Comunale avesse seguito le nostre segnalazioni sui vari punti.
In particolare nella seduta del 19 giugno scorso, tramite il nostro consigliere in aula, avevamo espresso tutte le nostre perplessità sul provvedimento e su molti dei punti che ci hanno poi costretti a rivotare il provvedimento, in particolar modo avevamo posto l’attenzione su: il termine di 30 giorni che deve intercorrere per legge dalla approvazione al pagamento della prima rata, termine che non è stato rispettato; sull’interpretazione riguardante i giorni in cui potevano essere poste le scadenze e sulla necessità di alternare i mesi di scadenza Luglio,Settembre e Novembre al posto di Luglio, Agosto e Settembre in modo da dare più respiro ai nostri concittadini;
Alle nostre richieste e alle nostre perplessità sono state date delle risposte che poi si sono rilevate del tutto infondate e in particolare l’eventualità che spostando le rate avremmo compromesso seriamente la capacità dell’Ente di far fronte al pagamento degli stipendi.
Il risultato è stato che alla fine avevamo ragione noi, la prima rata è stata spostata di ben 40 giorni, senza che questo abbia portato l’Ente al dissesto, le date di scadenza sono state rimodulate e si è dovuti ricorrere ad un’altra seduta di Consiglio Comunale.
Alla luce di tutto ciò invitiamo il Sindaco e l’intera A.C. a provvedere affinché certi errori non si verifichino più, perché in un periodo difficile come questo la Città ha bisogno di essere guidata con serietà e professionalità e non essere abbandonata all’approssimazione e all’incapacità più totale.