L’ex deputato regionale di Futuro e Libertà, come è noto, l’agrigentino Luigi Gentile, è stato arrestato dalla Guardia di finanza nell’ambito di un’inchiesta sulla formazione, che vede coinvolti altri politici, manager e imprenditori. In manette un altro agrigentino, il dirigente generale della Regione Giammaria Sparma di Lampedusa. Il provvedimento firmato dal gip Luigi Petrucci porta in manette anche l’imprenditore Faustino Giacchetto, originario di Canicattì, l’ultimo presidente del Ciapi, l’avvocato Francesco Riggio, candidato alle regionali con il Pd. Poi, l’ex dirigente dell’Agenzia per l’impiego Gaspare Lo Nigro, l’imprenditore Pietro Messina. Ai domiciliari vanno l’imprenditore Massimiliano Sala, e due funzionari del Ciapi, Carmelo Bellissimo e Sandro Compagno. Una seconda ordinanza in carcere, per l’indagine riguardante quattro gare dei cosiddetti “Grandi eventi” della Regione, è stata notificata ancora all’imprenditore Faustino Giacchetto, all’imprenditore Luciano Muratore, al funzionario regionale Antonino Belcuore: devono difendersi dall’accusa di turbativa d’asta. Ai domiciliari, con l’accusa di corruzione, vanno invece il dirigente dell’assessorato al Turismo Elio Carreca e il vicario del capo di gabinetto dell’assessore al Turismo Bruno De Vita. La vicenda per come disegnata dai Pubblici ministeri della Procura di Palermo sembra destinata ad avere ulteriori e clamorosi sviluppi. Gli inquirenti hanno, senza mezzi termini, parlato di sistema spartitorio di tangenti e benefit senza pudore ottenendo in cambio l’aggiustamento di gara d’appalto di rilevanti importi. Da tempo gli inquirenti indagavano su una serie di presunte condotte illecite da parte di politici, funzionari e imprenditori in merito alla gestione dei grandi eventi in Sicilia e a lavori di pubblicità e promozione di quest’ultimi. Tutto nasce dopo che Faustino Giacchetto, dipinto come il “bancomat” dei politici, grande gestore della pubblicità regionale, finisce sotto inchiesta. Un’inchiesta molto articolata rispetto alla quale i militari della Guardia di finanza avrebbero trovato diversi riscontri alle presunte illegalità nelle assegnazioni di appalti e servizi ad una serie di società buona parte delle quali riconducibili a Giacchetto, che avrebbe distribuito, utilità e prebende ad una decina di politici, parlamentari regionali e nazionali, con i quali intratteneva quasi quotidiani rapporti. E’ proprio dal sequestro del personal computer del manager canicattinese, rinvenuto nascosto nel cesto della biancheria sporca (particolare che fece insospettire gli inquirenti) durante una perquisizione che si sarebbero trovati alcuni riscontri.
Le vicende legate all’inchiesta palermitana Grandi eventi-Ciapi occupa gran parte di Grandangolo – il giornale di Agrigento, diretto da Franco Castaldo – edizione 25. Un altro argomento di rilievo viene affrontato con grande attenzione e spazio: le intercettazioni tra Giuseppe Arnone e l’amica-cliente Maria Grazia Di Marco entrambi imputati di corruzioni in atti giudiziari. Ed ancora, il giornale affronta con particolare perizia la vicenda dell’inquinamento del mare di San Leone e la questione depurazione. I consueti articoli di Diego Romeo, con, tra l’altro l’intervistona alla consigliera comunale Angela Galvano, Attila, Totò Patti e Conte di Montecristo completano il giornale.