Il cinema di Kim Jee-Woon
A cura di Fabio Zanello
Edizioni Il Foglio, maggio 2013
Euro 12
http://www.ibs.it/code/9788876064463/cinema-kim-jee.html
Dove sono andati a finire i generi cinematografici nel cinema coreano?
Nella vasta area parzialmente esplorata dai festival e dalla cinefilia ansiosa di novità l’audiovisivo della Corea in fiamme, tanto per parafrasare un classico di Samuel Fuller, cambia, esplora, osserva, innova, possiede spirito d’avanguardia e rifiuta ogni logica tradizionale.
Il suo orizzonte creativo costeggia i generi, più spesso li manipola, talvolta li sublima. L’investimento estetico è molto forte in controtendenza con la stasi temporanea delle ambizioni del cinema di Hong Kong e di quello giapponese. Di questo cinema Kim Jee-woon, beatificato nel nostro paese dal Far East Film di Udine, è uno dei registi più significativi anche durante la sua trasferta hollywoodiana.
“The Quiet Family”, “The Foul King”, “Two Sisters”, “Bittersweet Life”, “Il buono, il matto, il cattivo”, “I Saw the Devil” e “The Last Stand” stanno lì a dimostrarlo. Un dialogo aperto con il cinema narrativo, che guarda a fronte alta anche un genere classico come il western e man mano che si slitta verso l’horror e il thriller, tende ad affacciarsi sulla sperimentazione più astratta.
Il volume contiene saggi di Alessandro Baratti, Beniamino Biondi, Donato Guida, Michelangelo Pasini, Adelina Preziosi, Mariangela Sansone e Fabio Zanello