“E’davvero singolare che nel giorno in cui l’Unione Europea chiude la procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per deficit eccessivo, il Commissario Europeo all’Energia Oettinger prova a rubare la scena scagliandosi in maniera scomposta contro l’Italia ed altri Stati membri ritenuti quasi ingovernabili”.
Piuttosto che esprimere giudizi improbabili sulla situazione politica degli Stati membri, il Commissario Oettinger farebbe bene a dare un indirizzo all’azione politica dell’Unione Europea nel settore energetico dove i costi sono esorbitanti per i cittadini e per l’industria”.
Lo afferma l’On. Salvatore Iacolino, Vicepresidente della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni.
“Non basta, infatti, sparare a zero sui Governi europei: piuttosto proponga politiche appropriate basate sui principi della competitività, della sicurezza degli approvvigionamenti, dello sviluppo sostenibile tenuto conto dell’allarme lanciato, nel Consiglio Europeo del 22 maggio scorso, sull’assenza di un approccio coordinato a livello europeo destinato a ripercuotersi irrimediabilmente sull’occupazione e sui costi dell’approvvigionamento energetico”.
“Conclusivamente, se alcuni Stati membri sono “quasi ingovernabili”, un commissario autorevole qual’è Oettinger – conclude Iacolino – dovrebbe trarre la doverosa conseguenza delle dimissioni per l’impossibilità di attuare politiche energetiche reali, condivise e che richiedono anche il concorso responsabile degli Stati membri contestati”.