“L’iniziativa di Alitalia di praticare uno sconto del 50% ai pazienti che decidono di andarsi a curare in alcuni centri di eccellenza del Centro-Nord del Paese risulta discriminatoria e mortifica incomprensibilmente le professionalità, gli operatori sanitari, il capitale umano oltre ad indebolire i sistemi sanitari delle regioni del Sud su cui già gravano i costi della mobilità sanitaria passiva.
Piuttosto che incoraggiare una mobilità a senso unico verso il Nord, la compagnia di bandiera farebbe bene ad estendere tali benefici a tutto il territorio nazionale – siglando apposite convenzioni con le strutture sanitarie di eccellenza del Mezzogiorno – facilitando il diritto del paziente-utente di farsi curare in una regione diversa dalla propria e garantendo la libertà di scelta delle cure ospedaliere.
E’altresì auspicabile – anche attraverso le iniziative dei ministri alla Salute e alle Infrastrutture – che Alitalia possa tenere conto dell’opportunità rappresentata dalla nuova Direttiva europea che introduce la possibilità dell’assistenza sanitaria transfrontaliera consentendo a ogni cittadino europeo di curarsi – secondo specifici criteri e condizioni – in uno Stato membro diverso dal proprio Stato di residenza, e quindi anche nei centri di eccellenza che il Sud Italia può offrire come sistema complessivo di offerta sanitaria”.
Lo afferma l’On. Salvatore Ia colino, Vicepresidente della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento europeo.