“I trasporti sono una condizione determinante per un Paese moderno, capace di offrire una prospettiva alle esigenze di competitività e di uno sviluppo equilibrato. Il crollo del viadotto “Verdura”, lungo la SS 115, e gli insostenibili disagi alla circolazione stradale oltre a confermare il drammatico ritardo infrastrutturale del nostro territorio testimoniano l’assenza di una programmazione e di una cultura progettuale capace di guidare interventi e priorità da adattare alle esigenze dei territori.
Grande Sud ritiene che la sfida della mobilità in Italia ed, in particolare in Sicilia, dovrà essere incentrata sulla capacità di saper utilizzare i Fondi comunitari e strutturali per rafforzare le ragioni di una mobilità sostenibile e far uscire, finalmente, la Sicilia dall’isolamento geografico ed economico attraverso un efficiente trasporto ferroviario, una riqualificazione delle aree portuali, una migliore mobilità urbana e una maggiore sicurezza della rete stradale per far fronte alla domanda di mobilità diffusa”.
Lo ha affermato l’europarlamentare Salvatore Iacolino (Gruppo PPE a Bruxelles), candidato al Senato nella lista di Grande Sud, numero 2 in Sicilia nel corso di una conferenza stampa indetta oggi ad Agrigento in occasione dell’inaugurazione del Comitato Elettorale di Grande Sud.
Ai lavori sono intervenuti il Coordinatore Provinciale, Dott. Mario Baldacchino, l’Arch. Francesco Todaro, entrambi candidati al Senato e il Coordinatore Cittadino, Arch. Fabio Zarbo, i quali hanno illustrato ulteriori proposte e progetti di crescita e di sviluppo di Grande Sud in favore dei territori, a cominciare dal tema della fiscalità territoriale.
“Sapere che il 75% delle tasse pagate rimarranno sul territorio – hanno affermato – incoraggerebbe il cittadino a rispettare i suoi impegni con il fisco, ad esercitare un maggiore controllo su come vengono spese le risorse e renderebbe il Sud finalmente autonomo e responsabile nella promozione del proprio sviluppo, senza che sia il Governo centrale a decidere di quali opere pubbliche ha bisogno e di come le somme destinategli devono essere ripartite. E’ evidente che su questo banco di prova si misureranno le concreta possibilità del Meridione di dimostrare le capacità di autogoverno”.