Palermo – Il Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta e l’assessore all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Nicolò Marino, si sono recati presso la Direzione Investigativa Antimafia di Catania e presso la Procura della Repubblica del capoluogo etneo dove hanno incontrato i vertici delle due strutture, per esprimere la propria solidarietà e soddisfazione per il grande lavoro svolto con l’operazione “Nuova Ionia”. Dall’operazione è emerso uno stretto collegamento di interessi tra, il clan mafioso Cappello di Catania e una società che si è occupata di gestione dei rifiuti per l’Ato ionico di Catania. “Il settore dei rifiuti – affermano Crocetta e Marino – è un pozzo di San Patrizio senza fine di affari per le cosche mafiose, ed è proprio in questo settore che ci sono stati i primi provvedimenti che tendono a smantellare questi ed altri interessi. “Proprio in questo settore – aggiunge il governatore – la Presidenza della Regione sta predisponendo direttive molto forti, che saranno rese note nei prossimi giorni, finalizzate a contrastare in modo rapido ed efficace il fenomeno mafioso”. Già da sindaco di Gela il Presidente aveva denunciato lo scandalo di aggiudicazioni affidate a gruppi ed imprese in Sicilia, col ribasso dello 0,01 %.