In queste settimane sono stati pubblicati alcuni elenchi di persone perfettamente “abili e agiati” a cui vengono erogati da Enti e Strutture locali, indennità, benefit e compensi vari, assegnati e liquidati legalmente e legittimamente, ma senza un rapporto con la loro produttività, con la qualità degli effetti prodotti dal loro lavoro, con il profitto economico e sociale che ne dovrebbe derivare.
Visti i risultati negativi e le criticità ormai divenuti strutturali, ai cittadini appaiono come regali e regalìe agli apparati buro-politici, pagati dai contribuenti due volte e cioè attraverso l’aumento delle tasse, delle tariffe e delle bollette, nonché con la pessima qualità dei servizi ricevuti.
Ebbene per queste persone abili e agiate, che pompano risorse pubbliche per milioni di euro in questa provincia e per miliardi in Sicilia ed in Italia, non vengono messi in atto Piani straordinari per colpire gli incompetenti, disboscare, sfoltire ed eliminare i tanti status di privilegio economico e sociale, ingiustificati, tra l’altro, dall’assenza di risultati positivi.
Queste concessioni rappresentano un insulto alla povertà, al disagio familiare delle persone comuni che non trovano lavoro, che lo perdono, che lavorano in nero, che ricevono un salario spesso taglieggiato, una pensione leggera e peggio leggerissima perchè al di sotto dei 300, 500, 800, 1000 euro.
Nè Berlusconi e Sacconi, né Monti e la Fornero, né i Sindaci si sono dotati di un Piano di “bonifica” dei trattamenti economici elargiti tanto ingiustificatamente.
Mentre nell’ambito della legge di stabilità il Governo ha previsto e ordinato all’INPS di dare corso ad un ulteriore Piano straordinario riguardante la verifica del diritto all’assegno di 263 euro mensili con cui dovrebbero “campare” 450 mila invalidi civili.
In provincia di Agrigento le verifiche riguarderanno mille persone l’anno per tre anni, con l’ovvio intasamento delle attività dell’INPS provinciale.
Ora se è giusto togliere l’assegno e recuperare il non dovuto ai falsi invalidi è altrettanto giusto togliere il mal pagato ai “falsi validi amministratori” che hanno disamministrato e portato al fallimento gli Enti !
Se non ci sono risorse comunali per aiutare i poveri, i non auto sufficienti che risultano abbandonati dallo Stato, scaricando sulla famiglia, sul vicinato, sul volontariato vero l’assistenza necessaria non è giusto pagare tasse, tariffe e bollette per foraggiare gli “abili cavalli” delle scuderie politiche, burocratiche e dei gruppi di potere occulti e palesi.
La disobbedienza civile è un reato ma coloro che inducono alla disobbedienza commettono pure loro un reato.
Agrigento, 26 novembre 2012 Piero Mangione