In riferimento a quanto strumentalmente riferito dai Consiglieri del Comune di Agrigento dell’UDC, dopo la nomina da parte del Sindaco del geometra Salvatore Moncada quale membro del Cda del Cupa, l’Assessore Provinciale, Pietro Marchetta dichiara:
“Non cadiamo nella trappola di soggetti politici appiattiti in modo passivo a logiche di valutazioni esterne che tentano di distorcere la realtà dei fatti, omettendo di dire come il Comune di Agrigento da anni non versa la quota societaria (con una posizione debitoria di oltre 1 milione di euro) che nei fatti decreta la lenta agonia di un Consorzio Universitario che solo grazie al sostegno economico e alla volontà politica di questa Amministrazione Provinciale riesce a offrire un adeguato servizio agli studenti. I Consiglieri dell’UDC avrebbero forse fatto meglio a parlare dell’opera di “moralizzazione” avviata dal Presidente D’Orsi rispetto alle numerose borse di studio che venivano elargite con criteri poco trasparenti e a vantaggio di pochi, per non parlare delle assunzioni”.
“Voglio ricordare – sottolinea Marchetta – come è stata responsabilità del Comune di Agrigento aver strumentalmente ostacolato l’approvazione dei bilanci preventivi e consuntivi del Consorzio e che solo dopo un accorato appello alla responsabilità del Presidente D’Orsi si è arrivati a consentire un adeguato proseguo delle attività universitarie. Inoltre – ribadisce l’Assessore Marchetta – è giusto ricordare come è opera di questa amministrazione provinciale aver sbloccato l’iter per l’affidamento della Residenza Universitaria che a breve aprirà agli studenti, offrendo così loro un importante servizio”.
“Rammento ai Consiglieri Comunali dell’UDC che solo grazie all’intervento di questa Giunta si è cercato di interrompere quel sistema di baronato clientelare atto a tutelare parenti e amici degli amici di professori ordinari dell’Università di Palermo. La Provincia ha sempre cercato di tutelare i suoi studenti pretendendo un adeguato insegnamento da parte dei docenti titolari di cattedra. Un “modus operandi” che ha consentito a qualcuno di utilizzare il CUPA per crearsi una carriera”.
“Rispedisco ai mittenti – conclude la nota – le infanganti e mendaci accuse rivolte al Presidente D’Orsi, ribadendo che se le dichiarazioni dei Consiglieri Comunali, peraltro eroi della coerenza che eletti in un partito li vedono oggi cambiare casacca, servono ad accattivarsi le simpatie del Magnifico Rettore, giustificano un atteggiamento che nulla ha a che vedere con la crescita della realtà universitaria, che rimane invece unico ed esclusivo interesse della Provincia”.