Accade a Jilava, vicino Bucarest, ma sarebbe potuto accadere in Italia, dove un precedente quasi simile (non si trattava di un sindaco ma del presidente del collegio dei sindaci di una società, indicato dall’ex governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo) portò alla ratifica della nomina di un detenuto.
Diverse in quel caso le ragioni dello stato di detenzione, visto che riguardava un’accusa di stalking.
A Jilava invece, si sono tenute le elezioni amministrative che hanno visto la presentazione di due liste contrapposte. Quella del Pdl e quella dell’USL, che hanno presentato i loro candidati a sindaco del paese.
La sorpresa maggiore la si è avuta quando si è scoperto che uno dei candidati sindaco, Adrian Mladin, che era anche il favorito, si trovava detenuto con un’accusa di corruzione.
Adrian Mladin, sindaco uscente, era stato anche accusato per aver minacciato, all’interno dei seggi elettorali, alcuni suoi concittadini ai quali avrebbe tentato di estorcere il voto.