21 Marzo 2025
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1 thought on “Motivazioni sociali e politiche delle rivolte

  1. Cercare di capire la trama di un film da un solo fotogramma è alquanto arduo, se non impossibile. Questi primi anni del XXI secolo altro non sono che la continuazione degli squilibri geopolitici del secolo precedente.
    Aumento del costo dei generi alimentari di prima necessità, squilibri eccessivi nelle bilance dei pagamenti delle più grandi potenze del mondo, uno sviluppo delle tecnologie di comunicazione senza precedenti, ritmi insostenibili di domanda sia pubblica sia privata finanziata quasi esclusivamente attraverso il debito, aliquote fiscali marginali scandalosamente basse verso l’alto, sono le cause (ma l’elenco potrebbe anche allungarsi) di questo malessere globale.
    Le risorse naturali dei paesi arabi sono state la “maledizione” di questi stessi popoli. Finita l’epoca delle “sette sorelle” , le dittature locali di ogni specie si sono sostituite alle multinazionali del petrolio (anche se accreditate spesso come democrazie), incapaci di cambiare il loro modello di sviluppo economico, accumulando ingenti riserve all’estero dalla vendita del petrolio ed affamando la popolazione locale.
    Grazie alle nuove tecnologie di comunicazione, le ultime generazioni hanno potuto conoscere le differenze negli stili di vita con i loro coetanei occidentali; quali opportunità stavano per perdere.
    Squilibri che sono stati cercati e voluti anche dal resto del mondo occidentale, dove da oltre vent’anni imperversa una dottrina economica che da teoria scientifica si è tramutata in fede religiosa: dogma che non deve dimostrare la sua validità.
    In questa precisa fase della contingenza, le rivolte di piazza della primavera araba, gli scontri in Grecia, le manifestazioni spagnole o della grande mela, sono i segnali di qualcosa di veramente pericoloso.
    Il rischio è che qualche nuova ideologia totalitaria cavalchi l’onda della disperazione, riportando indietro le lancette della storia.
    Come non preoccuparsi se oltre la metà dei siciliani non è andata a votare.
    Alfonso Albano

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