Amedeo Fuliano, Vice Segretario Regionale della Fials, ha scritto una lunga lettera al commissario straordinario dell’Asp di Agrigento, Salvatore Messina, e all’Assessore regionale perla Salute, Massimo Russo, con la quale sottolinea, tra l’altro, la palese illegittimità dell’atto deliberativo n. 5806, del 30 agosto 2012, col quale l’Asp ha modificato parzialmente la dotazione organica, approvata con deliberazione n. 60 del 2011.
Con tale atto l’Azienda sanitaria ha trasformato 14 posti della dirigenza medica del territorio in altrettanti posti di dirigente medico dei distretti ospedalieri.
Fuliano ha evidenziato al commissario Messina che le organizzazioni sindacali consultate sono state solo quelle dell’area della dirigenza mentre la dotazione organica “costituisce lo strumento fondamentale attraverso il quale un’azienda persegue – scrive lo stesso Amedeo Fuliano – la propria missione che nello specifico è quella di tendere a costruire una sanità capace di fornire risposte adeguate al bisogno di salute dei cittadini nei diversi ambiti”. Da ciò, conclude Fuliano, la violazione, da parte dell’Amministrazione, del prescritto obbligo della consultazione delle OO.SS. e quindi la violazione del D.A. n. 1868/2010 richiamato proprio dall’Asp all’atto dell’adozione della deliberazione n. 5806/2012, oggetto della contestazione, per cui tale atto deliberativo – secondo Fuliano – presenta un palese vizio di legittimità, sottoposto all’Assessore perla SaluteRussoche è stato sollecitato ad intervenire immediatamente.
La decisione di trasformare 14 posti di dirigente medico del territorio, senza la consultazione sindacale, stigmatizzata dal responsabile della Fials, si basa sul fatto – sostiene sempre Amedeo Fuliano – che occorre operare una sana programmazione delle risorse umane e un oculato utilizzo delle risorse economiche stante la loro limitatezza, tutte cose ignorate dall’Amministrazione.
Alla luce di tale operato Fuliano mette in evidenza che l’obiettivo perseguito non è quello della ponderatezza e della congruenza operativa, tendente verso la buona sanità, quanto piuttosto verso la soddisfazione di esigenze “imposte” dalla turpe politica e sempre “più lontana dall’interesse generale”.
“Esempio di ciò – sostiene sempre Fuliano – è dato dall’istituzione di 3 posti di dirigente medico perla U.O.C. di Riabilitazione di Agrigento, per cui vi sono, oltre al Direttore, attuale direttore sanitario dell’Asp, anche quattro dirigenti medici a fronte della sparuta consistenza di tecnici sanitari delle varie discipline”, per cui si arriva ad avere ben 7 dirigenti medici più il direttore, anche – dice ancora Amedeo Fuliano – se manca l’indispensabile dotazione di infermieri. Analogo discorso viene fatto per l’ospedale di Licata e per la lungodegenza di Agrigento.
“Alle stesse irragionevoli logiche – continua il Vice Segretario regionale della Fials – risponde l’istituzione, anacronistica e sovrabbondante, di 3 posti di dirigente medico ( i quali potranno verosimilmente “lavorare” solo rigirandosi i pollici) perla S.U.A.P. ( speciale unità di accoglienza permanente per i pazienti in stato di coma vegetativo o in stato minimo di coscienza); non risulta, infatti che l’Amministrazione abbia preventivamente pianificato l’individuazione degli spazi fisici ove ubicare la struttura né del personale infermieristico, ausiliario, ecc. “Dunque – sostiene Fuliano – si crerano “trampolini di lancio” senza l’indispensabile visione d’insieme”, ma obbedendo ad esigenze dettate dalla politica, mentre si potrebbero utilizzare decine di dirigenti medici che risultano essere in esubero nella dotazione organica del territorio e dei quali non è dato di sapere dove sono impiegati né a quale carico di lavoro gli stessi sono adibiti”.
In ogni caso, conclude Amedeo Fuliano, l’adozione dell’atto deliberativo contestato non rispetta il D.A. invocato, n. 1868/2010 – invarianza della spesa – in quanto la rimodulazione dei posti operata con l’atto deliberativo n.5806 del 30 agosto 2012, evidenzia una differenza economica in negativo di ben 22.918,16 euro e “ove – sostiene Amedeo Fuliano rivolto all’Assessore Russo –la S.V.non volesse intervenire alla luce delle osservazioni suesposte, non sarebbe certo il Sindacato a perdere di prestigio e di credibilità bensì le Istituzioni, nonostante si strombazzi ai media ed attraverso di essi, la gestione di una buona sanità”.