Aragona (Agrigento)- La foto che vi mostriamo ritrae un’ingiustizia che,spesso nell’indifferenza più assoluta, è riscontrabile in molti altri luoghi ed edifici pubblici. L’istantanea riprende un’auto di servizio parcheggiata male, per metà sul marciapiede. Ma chiediamo al lettore di guardare oltre, focalizzando l’attenzione sulla cancellata chiusa a qualsiasi accesso. E, qualora non bastasse, lo stesso accesso sarebbe comunque sbarrato dalla macchina di servizio.
Nulla di particolarmente grave (sempre che non vi sia necessità a seguito di un’emergenza di far entrare un’ambulanza o i vigili del fuoco…), se non fosse che si tratta dell’unica via attraverso la quale un disabile con difficoltà motorie può accede alla casa comunale. La foto è stata scattata lunedì 18 giugno 2012 mentre era riunito il Consiglio comunale in seduta pubblica.
Quel cancello chiuso – bruttissimo a vedersi -, rappresenta la negazione di un diritto e la scarsa educazione al rispetto verso il prossimo. Tutti i cittadini hanno diritto a seguire i lavori del Consiglio comunale come dovere civico imporrebbe? Se sei disabile no. Ma v’è di più. Seppure l’edificio del comune di Aragona è dotato di rampe ed ascensori che permettono la libera fruizione degli ambienti interni a una persona su carrozzella, paradossalmente lo spazio inibito ad eventuali disabili, è proprio quello dell’aula consiliare.
Quel civico consesso dove siedono i consiglieri eletti dai cittadini, disabili compresi. Ad oggi, come si può ben vedere dalla foto, l’aula consiliare non è idonea ad ospitare tra il pubblico eventuali soggetti diversamente abili. La negazione a poter partecipare alla vita politica del paese. Eppure, durante le campagne elettorali, tutti i candidati sono così solerti nei confronti di quanti hanno necessità di essere accompagnati per espletare il proprio diritto al voto.
Disabili ed anziani vengono “prelevati” direttamente dalle loro dimore, per essere accompagnati ai seggi elettorali, dove, così com’è giusto che sia, non incontrano alcuna barriera che impedisca loro di esprimere la propria preferenza su una scheda elettorale che, oggi più che mai, è sempre meno emblema di democrazia.
Di fronte a situazioni tanto imbarazzanti ed incresciose, vogliamo sperare che chi di competenza agisca con maggior solerzia e senso del dovere, affinchè Aragona diventi un paese normale, nel quale vengono rispettate le più elementari norme del vivere civile.
Totò Castellana
caro salvatore castellana tu lo sai come la penso in merito a quello che si deve e quello che non si deve fare come amministrazione comunale , ma mi pari ammia e ci tengo a sottolineare ammia che ci stiamo dando un poco contro, per caso e dico per caso ci sono state ingiustizie nella assegnazione e nella nomina degli assessori che ti stanno indirizzando ad un tipo di giornalismo “tipo iena ” di mediaset …. ricordati che fino a 2 mesi fa c’era genti che scangiava l’acqua di la brivatura du piparu pi scampagne !!!!!
Caro Raimondo Collura in primis faccio gli auguri di matrimonio a te e alla tua dolce metà augurandovi anche una splendida e spensierata luna di miele. Spensierata… perché in luna di miele non si può pensare ai problemi di Aragona anche se tu “Ami Aragona” – è evidente.
Raimondo carissimo ti ringrazio per le qualità che mi attribuisci purtroppo non riesco a leggere nel pensiero altrui quindi non posso sapere come la pensi tu. Di una cosa sono certo, sconosci che nella mia collaborazione con “La Valle dei Templi” mi muovo liberamente e, soprattutto, non accetto ingerenza da parte di nessuno. In presenza di notizia non penso che per scriverne dovrei chiedere o peggio ricevere il permesso da parte di nessuno. Scriviamo di fatti e non posso esimermi dal riportarli per quello che sono proprio per questo non comprendo quando parli di “acqua amara e champagne”.
Per te, dunque, i contenuti dell’articolo “Sei disaile? Allora non puoi entrare….” – rappresentano un falso problema?
A presto! Divertiti!