Sarà il Procuratore Nazionale Antimafia Piero Grasso ad aprire il ciclo di audizioni – con magistrati investigatori, esperti e personalità di rilievo internazionale come il Capo della Polizia di Stato Antonio Manganelli – avviate dalla Commissione Speciale CRIM (crimine organizzato, corruzione e riciclaggio di denaro) – della quale è Relatore l’On. Salvatore Iacolino – per studiare e valutare l’entità della criminalità organizzata, della corruzione e del riciclaggio di denaro e il loro impatto sull’Unione e sui suoi Stati membri
“L’audizione del Procuratore Grasso – afferma l’on Iacolino – rappresenta un’ulteriore riconoscimento del modello italiano di contrasto alla criminalità organizzata che in Europa potrebbe approdare alla previsione di un testo unico che permetta ai singoli Stati membri di sanzionare la partecipazione ad associazioni di stampo mafioso, di aggredire i patrimoni illeciti procedendo alla confisca dei beni con la possibilità di riutilizzo anche a fini sociali, di escludere dalle gare di appalto le aziende già condannate con sentenza passata in giudicato per reati di mafia, criminalità organizzata e corruzione e di contrastare efficacemente i fenomeni corruttivi e il riciclaggio di denaro con una rafforzata cooperazione giudiziaria e di polizia.
In un periodo di crisi economica, peraltro, il contrasto alla corruzione e al riciclaggio rappresenta un’azione cruciale per la difesa dell’economia legale. La distorsione del mercato causata dai fenomeni criminali rappresenta un grave danno all’attività degli imprenditori onesti e all’attrattività dei territori. L’elevata penetrazione criminale di un territorio è connessa al mancato sviluppo socio-economico ed impone modalità di contrasto efficaci – attraverso rigorosi meccanismi di controllo – nella tutela degli interessi finanziari dell’UE, a partire dalla garanzia del corretto utilizzo dei fondi comunitari
La sottoscrizione di accordi e protocolli di intesa contro le frodi comunitarie e le corruzioni con partenariati qualificati come l’Olaf (Ufficio europeo per la lotta antifrode) garantirebbe alle Regioni, comela Sicilia, che rientrano nell’Obiettivo Convergenza un efficiente ed incisivo utilizzo di tali risorse e al contempo scoraggerebbe l’indebita percezione di fondi da parte di soggetti e società riconducibili alla criminalità organizzata.
Un miglior coordinamento con le Agenzie europee e altri organismi internazionali ed una progressiva armonizzazione delle legislazioni nazionali, in particolare, il riconoscimento delle associazioni di stampo mafioso negli Stati Membri abbatterebbe i confini degli stessi nelle attività di polizia e giudiziaria.
Obiettivi che sono state ribaditi in occasione dell’incontro informale, svoltosi nei giorni scorsi a Lussemburgo, con i Ministri della Giustizia e degli Affari Interni del PPE, fra i quali quello tedesco, spagnolo e portoghese, che hanno condiviso le priorità politiche della Commissione Crim”.
sembra di sentire di alta politica ed invece ecco cosa partorisce la politica di Iacolino : Giuseppe Di Rosa.