L’Affaire delle case popolari cadenti e in rovina di Largo martiri di via Fani è diventata una vera e propria telenovela dal carattere insignificante e inconcludente ma che, pur tuttavia, appassiona instancabilmente il sindaco di Ribera Carmelo Pace. E’ sicuramente un programma, uno spettacolo amministrativo con trama velatamente intricata e ripetitiva di una vicenda monotona, che si protrae più del dovuto e che oramai da mesi ha destato notevole interesse nell’amministrazione civica di Ribera! Questo si legge in un documento del Coordinatore di Sinistra Ecologia Libertà Angelo Renda inviato ai venti consiglieri comunali di Ribera. Questa telenovela, espressione di una politica fatta di sterili annunci, “navigata e collaudata” di roboanti promesse a grande effetto comunicativo, ma privo di un minimo contenuto, esordisce nella mattinata di giovedì 22 marzo scorso. Infatti, l’addetto stampa comunale scriveva ed esaltava l’incontro a Palermo del sindaco Pace con l’assessore Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità (dal quale assessorato dipende l’IACP di Agrigento) Pier Carmelo Russo. L’incontro, come al solito, era servito per discutere, analizzare e trovare “soluzioni urgenti ed efficaci” al fine di risolvere la problematica concernente le case popolari di Largo martiri di via Fani. Gravemente assoggettate ad una seria manifestazione di repentina “implosione”, tale da causare possibili rovine, morte e immane strage per coloro che vi abitano! Il sindaco Carmelo Pace puntualmente era accompagnato dall’onorevole Di Mauro. ’’Pier Carmelo Russo, in modo rituale e a “piene mani” assicurava massima disponibilità economica al fine di compiere gli interventi necessari di recupero degli edifici. Il primo cittadino ringraziava l’assessore per la grandezza d’animo e per la rilevante generosità espressa! Era stato un incontro molto proficuo, utile e vantaggioso, scriveva in modo esagerato l’addetto stampa del comune!”. Seconda puntata della telenovela, così scriveva l’addetto stampa del comune: “Venerdì scorso (1 giugno) il sindaco Carmelo Pace è stato ricevuto dal governatore della Regione Sicilia Raffaele Lombardo per analizzare, discutere ed esaminare la problematica riguardante gli alloggi di Largo Martiri di via Fani”. Assieme al primo cittadino riberese non poteva mancare l’onnipresente onorevole Roberto Di Mauro, che entusiasta esaltava la positività dell’incontro e metteva in chiaro l’iter amministrativo da adottare. Raggiante e gongolante assicurava di mettere la “mano sul fuoco” che tutto sarà concluso nella prima giunta utile. Un problema per il quale la Regione Siciliana, da un capitolo di spesa che riguarda questioni varie per tutta la regione, attingerà destinando il 70% per la città di Ribera. Restiamo in attesa della positiva conclusione di questa fastidiosa telenovela, mentre si avverte un leggero venticello di “campagna elettorale”. Restano aperti taluni interrogativi non di poco conto, quali: che tipo d’intervento sarà effettuato sulle strutture cadenti? Perché non è stata elaborata un’indagine dei costi previsti? Perché non è stato precisato l’ammontare della somma? Perché non è stata eseguita la verifica strutturale di tutte le palazzine come promesso? Un fatto è certo, termina Angelo Renda Coordinatore di Sinistra Ecologia Libertà, staremo attenti e vigili aspettando la prima giunta utile della Regione Sicilia. Anche perché il 9 maggio, davanti al Gup Marina Rizza, avrà luogo l’udienza preliminare sull’imputazione coatta per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio allo stesso presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, e a suo fratello Angelo, deputato nazionale del Mpa. L’udienza, che non sarà decisiva, fa seguito alla decisione del Gip Luigi Barone di non accogliere l’archiviazione proposta dalla Procura per i fratelli Lombardo e di disporre l’imputazione coatta per i due esponenti politici. Dunque, occorre agire in fretta: il governatore Raffaele Lombardo ha già annunciato che si dimetterà il prossimo 28 luglio!