Il bilancio del terremoto del sesto grado Richter che ha colpito l’Emilia Romagna è ancora provvisorio. La scossa più forte, è stata quella registrata alle 4.05, che è stata avvertita fino a Milano e in gran parte del Veneto.
Il terremoto, molto superficiale, avvenuto ad appena 6,3 chilometri di profondità, secondo il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), sarebbe stato provocato dall’attività dell’Appennino che prosegue sotto la Pianura Padana.
Secondo l’esperto, in quella zona non figuravano terremoti di magnitudo elevata, come quello avvenuto oggi. La testimonianza di un sisma molto forte nel ferrarese risale al 1570. Era da secoli che la zona era silenziosa dal punto di vista sismico.