Aragona (Agrigento)- Venerdì 27 aprile alle ore 9.30, presso i Cantieri Culturali – ex Chiesa del Purgatorio, il “Lions Club Zolfare” e l’amministrazione comunale di Aragona hanno organizzato un incontro per ricordare “Salvatore Cacciatore”. L’incontro a cui parteciperanno anche gli alunni dell’ IPSSARCT “Ambrosini” di Favara e gli alunni dell’ I.C. “V. E. Orlando” di Aragona prevede anche la scopertura di una targa ricordo in memoria del partigiano impiccato a Belluno nel 1945.
Nel gennaio 2008 Alfonso Tedesco, sindaco di Aragona, si trovava a Belluno per prendere parte alla serata dedicata al lavoro di Matteo Collura “L’ isola senza Ponte”, un libro incentrato sulla Sicilia la sua gente e le sue storie. Tra queste storie anche quella dell’avventurosa ed eroica vita del partigiano aragonese Salvatore Cacciatore che venticinquenne, comunista, capo partigiano della brigata Nino Bixio – con nome di battaglia Ciro – fu torturato ed impiccato dai tedeschi il 17 marzo 1945, assieme ad altri quattro combattenti per la libertà. L’impiccagione fu eseguita in piazza Campedel a Belluno oggi ribattezzata piazza dei Martiri. Per motivi di sintesi non racconteremo al lettore la storia del combattente partigiano Ciro, e nemmeno dell’uomo Salatore Cacciatore, che potrà trovare nel libro di Matteo Collura, testo che, purtroppo, ancora oggi non è in dotazione al patrimonio librario della biblioteca comunale di Aragona. Storia, quella di Salvatore Cacciatore che viene riportata su diversi siti e pagine web. Particolarmente interessante è sembrato il personale racconto di Angelo Costanza che nel 2002 a proposito di Salvatore Cacciatore faceva rilevare come gli aragonesi sconoscessero la storia di questo loro grande concittadino. Del resto lo stesso Matteo Collura, prima di cimentarsi nella scrittura de “L’isola senza Ponte”, recatosi ad Aragona per effettuare ricerche sul passato di Salvatore Cacciatore, dovette prendere atto di quella che potremmo definire una realtà pirandelliana: Salvatore Cacciatore nel suo paese natio era soltanto un nome anagrafico cui nessuno era stato in grado di attribuire un volto.
Con l’incontro di venerdì, di fatto meritorio perché volto a ricordare un aragonese che morì martire e da eroe per mano nazista, lontano dal suo paese natio, non si procederà di fatto a nessuna intitolazione a Salvatore Cacciatore. Venerdì infatti, al nostro partigiano non verrà intitolata nessuna via e nessuna piazza ma neppure i “Cantieri Culturali di Aragona”. Inoltre non sarà presente alcun rappresentante dell’amministrazione comunale di Belluno che nel 2008 aveva invitato il sindaco di Aragona a presenziare a un evento dedicato alla memoria di “Ciro”. Grande assente, stante il programma, dovrebbe essere anche il giornalista e scrittore Matteo Collura.
Il sindaco di Aragona, Alfonso Tedesco, ha in ogni caso precisato nel suo messaggio video che sarà avviata “questa procedura d’intitolazione dei cantieri culturali al partigiano Ciro”.
Speriamo che la prossima amministrazione porti a termine la procedura, avviata dall’attuale amministrazione Tedesco, per intitolare ufficialmente i cantieri culturali al partigiano natio di Aragona Ciro, non dimenticando di invitare alla cerimonia il primo cittadino di Belluno o una rappresentanza della sua amministrazione.
Totò Castellana
Carissimo Totò,
voglio segnalarti che con delibera n. 84 del 3 maggio 2007 l’Amministrazione da me presieduta ha provveduto ad intitolare alla memoria del partigiano Salvatore Cacciatore “Ciro” una pubblica via.
Tale intitolazione è stata operata dopo una profiqua interlocuzione con lo scrittore Matteo Collura e con il professore Iannuzzo, papà dell’attore Gianfranco Iannuzzo.
Biagio Bellanca