“Le parole di apprezzamento che il procuratore aggiunto di Palermo, dott. Ignazio De Francisci, mi ha voluto riservare, al pari di altri due sindaci siciliani, nell’intervista rilasciata ieri al “Giornale di Sicilia”, mi inorgogliscono.
L’avere portato anche la recente esperienza della guida della città di Agrigento quale esempio di un modo di amministrare improntato al massimo rispetto della legalità è una delle conferme sul modo con cui fin dall’inizio ho impostato la mia attività di sindaco. E ciò nel momento in cui altrove si scoprono quelle che il magistrato stesso ha definito delle “voragini”.
Ma la mia gratitudine verso De Francisci è determinata anche dall’apprezzamento che ha voluto riservare alla mia persona quando ha voluto sottolineare che il mio operato è improntato a criteri etici e politici estremamente solidi, sintetizzando in una battuta – “non mangia e non fa mangiare” – quello che è stato fin dall’inizio il mio intento.
Sempre infatti ho rifuggito ogni interesse personale ed ho portato una lotta quotidiana agli sprechi, a cominciare dall’abolizione di ogni elargizione ad esperti e consulenti che negli anni precedenti aveva notevolmente appesantito i bilanci comunali contribuendo a determinare quella disastrata situazione finanziaria che ho in parte sanato.”
19/04/2012