di Alida Amico su Centonove di questa settimana
RAFFADALI. Per 40 anni era stata considerata la “Mosca rossa”. Poi, con le due ultime sindacature, è passata al centro destra. Diventando, 5 anni fa, la “roccaforte” cuffariana in provincia di Agrigento, dopo l’ elezione di Silvio Cuffaro, fratello minore dell’ex governatore, a primo cittadino. Ma la parabola amministrativa di Raffadali, 12 mila abitanti, ex centro bracciantile con una lunga tradizione amministrativa di sinistra – dove ogni 1 maggio, per le vie del centro sfilano ancora oggi i “carri” che celebrano la festa del lavoro – il prossimo 6 maggio, dovrà fare i conti con il crollo delle ideologie. Il sindaco uscente, nonostante sia al suo primo mandato, ha infatti preannunciato che non si ricandida. Nonostante in una intervista alla Tv locale Teleacras si è auto promosso. «Penso che sarò ricordato come un sindaco, che ha amministrato per il bene dei suoi concittadini. Adesso rientro a lavoro a tempo pieno, sono dirigente regionale». Anzi, molto di più.
IL CADEAU DI LOMBARDO. Il presidente della Regione Raffaele Lombardo, lo scorso mese di gennaio, l’ha infatti riconfermato per altri 3 anni, all’incarico di vice direttore generale dell’Agenzia per l’impiego.
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