Agrigento – Durissima nota dei segretari dei circoli PD di Agrigento, che ritengono di dovere esprimere netto disappunto rispetto alle numerose manifestazioni di solidarietà, alcune delle quali assolutamente imprevedibili, pervenute alla società Mediatel collegata all’emittente radiotelevisiva Teleacras di Agrigento, a seguito di un atto d’uffico quale la comunicazione “tipica” denunciante il rischio d’infiltrazioni mafiose nella stessa, rilasciata dalla Prefettura di Agrigento.
In primo luogo – si legge nella nota – ci sembra doveroso esprimere solidarietà piuttosto che ai destinatari dell’informativa, alla Prefettura e alla Procura per il loro lavoro messo indirettamente in dubbio da tali impavide dichiarazioni di esponenti politici di primo piano della città, invitando altresì le stesse istituzioni a proseguire il loro lavoro al fine di rassicurare sull’assenza di qualsivoglia ombra di condizionamento di un servizio pubblico essenziale qual è l’informazione. In secondo luogo ci domandiamo dove fossero tali personaggi quando da quelle stesse frequenze piovevano gratuitamente e giornalmente troppo facili insulti e accuse infondate di mafiosità senza che l’emittente stessa si prendesse mai la briga di prenderne le distanze, né tantomeno alcuno esprimesse la stessa solidarietà.
In ultimo, se non ci stupiscono la gran parte delle solidarietà pervenute, forse facilmente derubricabili a captatio benevolentia in prossimità della campagna elettorale, rimaniamo perplessi di fronte alla “netta” e analoga, nei contenuti, presa di posizione del Consigliere Comunale e segretario Provinciale dell’Italia dei Valori, a cui vorremmo chiedere se ha espresso posizioni personali o a nome del partito che rappresenta, e se le stesse dichiarazioni sono condivise dal suo Candidato Sindaco e dalla coalizione che lo sostiene.
Agrigento, 24 marzo 2012
Se c’è uno che ha chiesto (e non semplicemente riportato la notizia di una informativa) la chiusura di Teleacras “per motivi di mafia” è proprio quello stesso Arnone che oggi straparla di aggressioni a Teleacras, oggi miracolosamente diventata la migliore emittente della storia del mondo. Dimentica Arnone che appena dieci anni fa (per chi ha un pò di memoria) ha costretto lo stesso Miccichè ad uscire allo scoperto, leggendo un suo lungo comunicato dalla sua stessa emittente, con cui si difendeva dalle accuse di Arnone, evidenziandone le cattive qualità ed i limiti. Oggi Arnone, invece, guidato da ben altri interessi, e con una incommensurabile “faccia di bronzo” ripropone l’ennesima farsa. Ma che aspetta a ritirarsi a vita privata, fuori da tutti i teleschermi della nazione e, soprattutto, fuori dalla vista degli agrigentini che hanno tutto il diritto di non essere insultati dalle sue continue MI…….TE.