Sono numeri terribili quelli dei suicidi e dei tentati suicidi legati alla crisi e alla recessione. L´elenco dei morti nel 2012 è impressionante. L’ultimo, un industriale si è impiccato in un deposito di proprietà della sua ditta perché travolto dai debiti e non più in grado di pagare lo stipendio ai dieci operai.
Un fenomeno in crescita, da nord a sud, di cui si parla ancora troppo poco. I casi di suicidio, sia tra i disoccupati che tra gli stessi imprenditori, in difficoltà e a corto di liquidi, sono in preoccupante aumento.
Quando la Banca Centrale Europea prestò quasi 500 miliardi alle banche europee tutti speravamo che questi soldi servissero a finanziare le imprese e le famiglie. Non è andata così. Le nostre banche hanno in buona parte utilizzato i soldi presi a prestito per acquistare titoli di Stato, ”stringendo” nello stesso tempo, l’offerta di credito ed aumentando il costo dei finanziamenti.
E’ necessario intervenire sul sistema bancario affinché utilizzi le risorse, che lo Stato mette a disposizione degli istituti di credito, per sostenere le imprese che si trovano in crisi di liquidità. Occorre un rapidissimo intervento legislativo che obblighi tutti i soggetti che operano nel sistema
economico a rispettare i tempi di pagamento pattuiti, sia per gli enti pubblici che per i contraenti privati.
Quanto sta accadendo è un lato oscuro di una crisi che sta avendo conseguenze drammatiche su tutto il tessuto sociale del Paese, e che va urgentemente monitorato, in modo da individuare le situazioni più a rischio, affinché nessuno sia lasciato solo.
Aldo Mucci
Queste sono vittime della dignita.ediuna straordinaria dirittura morale