A seguito dell’eccezionale ondata di maltempo che ha flagellato la nostra città e le campagne circostanti, il sindaco di Agrigento Marco Zambuto ha immediatamente fatto intervenire il personale dell’ufficio comunale della protezione civile e quello del verde pubblico per eseguire i primi interventi atti a garantire la pubblica e la privata incolumità, per monitorare la situazione della viabilità e della sicurezza nei vari quartieri e per valutare i danni, anche in termini economici, subiti in città e nelle campagne circostanti a causa delle violentissime raffiche di vento, al fine di chiedere al Presidente della Regione la proclamazione dello stato di calamità naturale per Agrigento ed il suo territorio, riconoscendone gli ingenti danni causati ai privati ed al pubblico patrimonio.
In particolare, ottenere il riconoscimento dello stato di calamità sarebbe necessario soprattutto per il settore dell’economia agricola delle campagne dell’agrigentino, le cui colture sono state irrimediabilmente compromesse dal maltempo, mettendo in stato di crisi centinaia di famiglie a cui andrebbe riconosciuto l’indennizzo previsto dalla legge nei casi di proclamata calamità.
Lo stesso sindaco Zambuto ha ritenuto di esprimere un encomio, a nome dell’Amministrazione comunale, agli operai ed ai tecnici del Comune “per il meritorio comportamento ed il senso del dovere dimostrati in occasione dell’infausto temporale – dice il primo cittadino di Agrigento – intervenendo con immediatezza ed efficacia al fine di risolvere tutti i problemi e le criticità verificatesi nelle strutture urbane del centro città e nei quartieri periferici, riuscendo a mettere in sicurezza strade e ripristinando la regolare e sicura circolazione di veicoli e persone.”
Gli interventi maggiori si sono effettuati nel centro storico della città, presso il cimitero “Bonamorone” e nelle zone circostanti, lungo la Passeggiata archeologica della Valle dei Templi e nella frazione di San Leone.
“E’ stato ancora una volta il Comune – precisa ancora Zambuto – ad affrontare le spese per gli interventi effettuati, direttamente o per il tramite di ditte specializzate, e sarà la stessa civica Amministrazione che dovrà sostenere l’onere dei lavori ancora da fare per il ripristino e la messa in sicurezza delle strade. Anche in questo caso, non appena saranno quantificati i lavori eseguiti e da eseguire, vedremo cosa ottenere dopo la proclamazione dello stato di calamità naturale che resta il primo obiettivo da perseguire.”
12 marzo 2012