Agrigento, 5 marzo 2012
Una roccioteca per far conoscere al pubblico gli aspetti geologici della riserva naturale di Torre Salsa. E’ uno degli obiettivi del progetto in corso di redazione da parte dello staff tecnico del Settore Ambiente e Territorio della Provincia Regionale tendente a valorizzare una delle più belle riserve agrigentine. Come si ricorderà, la Provincia Regionale di Agrigento, pur non gestendo direttamente riserve naturali, è stata chiamata dalla Regione Siciliana a realizzare alcuni progetti sulle riserve agrigentine nell’ambito del P.O. FESR 2007-2013, con la collaborazione degli enti gestori che sono beneficiari dei finanziamenti regionali. Alla riserva di Torre Salsa è stato assegnata la somma di 125.000 euro per la ristrutturazione del casello di Omo Morto, di proprietà della Provincia e concesso al WWF (ente gestore) quale centro visite. In questo progetto rientrano il miglioramento della sala didattica e, appunto, l’allestimento di una roccioteca che metterà in vetrina sia i campioni di minerali già rinvenuti all’interno della riserva, sia quelli che in futuro saranno trovati ed esaminati dagli operatori e dagli esperti in geologia.
Gli aspetti geologici di Torre Salsa sono tra i meno conosciuti di un territorio ricchissimo di biodiversità, e che in poco più di 700 ettari riassume un po’ tutti gli habitat costieri (dunale e retrodunale, zone umide, campagna coltivata, falesia rocciosa, ecc.). Il finanziamento gestito dalla Provincia e il relativo, più ampio progetto di ristrutturazione del centro visite di Omo Morto consentirà dunque di rendere più accogliente e funzionale la struttura e al tempo stesso di valorizzare la geologia della riserva, arricchendo anche le conoscenze scientifiche di un territorio che, dall’istituzione della riserva, ha indubbiamente risentito positivamente della protezione accordata dalla Regione.
Peraltro Torre Salsa, insieme alla Riserva Grotta di Sant’Angelo Muxaro, con un recente Decreto dell’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente, è stata inserita nella “Rete delle aree protette ricadenti in territori con presenza di rocce evaporitiche”, ovvero in quelle aree che per caratteristiche geologiche e geomorfologiche sono state riconosciute quali membri di European Geoparks Network e Global Geoparks, sotto l’egida dell’Unesco. Si tratta di zone che, pur con evidenti diversità, sono accomunate da analoghe caratteristiche geologiche e ambientali. Il fine della Rete è quello di proporsi come soggetto di riferimento anche a livelllo internazionale per lo studio finalizzato alla conservazione e valorizzazione dei sistemi ambientali, realizzando altresì iniziative e programmi comuni di conoscenza, salvaguardia e fruizione di questi territori. L’iniziativa della Provincia, di concerto con il WWF, rientra appieno dunque nelle finalità del Decreto stesso.
Viva soddisfazione esprime il Presidente D’Orsi per il ruolo che la Provincia riveste nella destinazione dei finanziamenti regionali, e che si tradurrà anche in nuove occasioni di lavoro.