Aragona (Agrigento)- In un’aula consiliare gelida si è tenuto martedì 31 gennaio il primo Consiglio comunale del 2012.
In discussione al primo punto all’ordine del giorno la surroga, convalida e giuramento del consigliere comunale Galluzzo Alfonso, neo assessore della Giunta Tedesco. In Consiglio comunale ad Alfonso Galluzzo è subentrato il neo consigliere Carmelo Sciortino.
Nel suo interveto il consigliere Duccio Cipolla ha fatto rilevare che ad Aragona l’attuale costituzione di Giunta municipale dall’1 gen. 2012 violerebbe palesemente le disposizioni della L.R. n.6/2011 (vedi legge). Per cui, a detta del consigliere, il sindaco non rappresenterebbe più la legalità poiché con l’inizio del nuovo anno avrebbe avuto l’obbligo di applicare la Legge 6 e nel caso di specie l’art. 4. Infatti, oltre a mancare in Giunta la rappresentanza di ambo i sessi non si è proceduto a dare applicazione al comma 2 dell’art. 4 della citata legge che riporta testualmente: “Non possono far parte della giunta il coniuge, gli ascendenti ed i discendenti, i parenti e gli affini sino al secondo grado, del sindaco, di altro componente della giunta e dei consiglieri comunali.” Quindi non potrebbero far parte della Giunta municipale neppure i parenti dei consiglieri comunali. Nel caso specifico la legge potrebbe imporre che essendo il sindaco di Aragona parte integrante della Giunta ed avendo parentele tra i consiglieri sia incompatibile a far parte della stessa Giunta.
Anche per il consigliere Bellanca il sindaco dovrebbe sciogliere al più presto il nodo delle incompatibilità e delle quote rosa, onde evitare di bloccare i lavori del Consiglio comunale. Biagio Bellanca ha chiesto se tutti gli atti che ha emanato il sindaco, a partire dall’1 gen. 2012, siano validi, nulli o annullabili. Nel 2012 tra gli atti del sindaco – ha ricordato Bellanca – anche talune delibere per la nomina di alcuni legali, e qualora dalla controparte venisse chiesta l’annullabilità dell’atto il comune di Aragona potrebbe ritrovarsi non più costituito in giudizio nei confronti di soggetti che vantano cifre che si aggirerebbero intorno al milione di euro. Per Bellanca, sarebbe stato opportuno che il sindaco avesse sciolto i nodi relativi all’applicazione della L.R. 6/2011 già nel mese di dicembre, senza aspettare che il Consiglio sollevasse il problema.
Ha insistito sulla necessità di riduzione degli assessori il capogruppo consiliare di Fareitalia, che ha portato a conoscenza i presenti della delibera del 28 dic. 2011 con la quale è stato dato mandato agli uffici di predisporre gli atti per l’applicazione dell’addizionale Irpef al comune di Aragona. “Se noi dobbiamo dare l’esempio – ha concluso Bellanca – non possiamo permetterci sette assessori con la spesa che gli stessi comportano”, così dicendo ha citato una nota dell’Enel ricordando come al comune un assessore per soli 10 mesi sia costato circa 10.000€.
Il Segretario Comunale ha spiegato al Consiglio – riferendosi alla composizione della giunta – che quando la legge 6/2011 parla della rappresentanza di entrambi i generi, non si riferisce alla nomina dell’ultimo assessore. Relativamente alle cause di incompatibilità, di cui al comma 2 dell’art. 4 della L.R. 6/2011, la dott.ssa Giovanna Italiano ha spiegato che la nuova formulazione dà adito a dubbi interpretativi poiché a prima vista – considerando il sindaco, che comunque nomina la Giunta, come componente della stessa – potrebbe presentare causa di incompatibilità tra sindaco e consigliere comunale. Secondo l’opinione del Segretario Italiano il sindaco sarebbe da considerare organo terzo rispetto alla Giunta che nomina. Ad ogni modo per la dott.ssa Italiano, essendo infelice la formulazione (della legge – ndr), un chiarimento da parte dell’Assessorato Regionale agli Enti Locali sarebbe auspicabile. Dal chiarimento che giungerà dall’Assessorato Regionale dipenderebbe anche la delicata questione delle delibere di giunta municipale del 2012, poiché qualora venissero impugnate, si potrebbe anche ipotizzare l’annullabilità dell’atto a causa della composizione dell’organo che l’ha formulato.
Per quanto riguarda l’incompatibilità derivante dalla costituzione della Giunta, anche Alfonso Tedesco si dice d’accordo nell’attendere i dovuti chiarimenti del competente Assessorato Regionale e alla luce di questi ultimi procedere di conseguenza. Per il primo cittadino l’inserimento di una donna in giunta avverrà quanto prima, poiché non si tratta di un fatto automatico basato su scelte personali ma occorrere vagliare proposte e competenze. Il sindaco rivolgendosi ai presenti ha tenuto a sottolineare che ci vuole gran coraggio a parlare delle spese per gli assessori, comunque espressione della democrazia, nascondendo le ingiustificabili spese delle commissioni consiliari “argomento da approfondire per capire i benefici e i costi a vantaggio della collettività”.
Citata in causa senza mai essere nominata dai colleghi, circa l’incompatibilità nella composizione della Giunta, il consigliere Ilaria Geraci presa la parola ha fatto presente di voler aspettare serenamente i chiarimenti dell’Assessorato agli Enti Locali, e che qualora sussistesse qualche incompatibilità sarebbe pronta a dimettersi sottolineando che non è affatto attaccata alla poltrona e che per lei fare il consigliere non è un lavoro bensì un servizio per la collettività. Biagio Bellanca in replica alla Geraci ha risposto: “Nessuno ha chiesto le sue dimissioni. Lei può tranquillamente rimanere a fare il consigliere comunale perché, tutto sommato, ha apportato il suo contributo all’interno di questo Consiglio. Si dovrebbe dimettere il sindaco che ha provocato danni all’intera comunità”. Bellanca ha poi rimarcato che la sua non voleva essere una battuta visto che come tale era stata colta dai presenti in aula.
Infine, all’unanimità dei presenti, il Consiglio ha deciso di inviare all’Assessorato Regionale competente un quesito specifico per chiedere chiarimenti sul comma 1 e 2 dell’art.4 L.R. 6/2011, sulla regolarità della composizione della giunta comunale di Aragona. L’Assessorato al contempo dovrebbe fornire un’interpretazione autentica in ordine all’applicazione dei casi di incompatibilità nella formazione della Giunta comunale, previsti dalla norma in questione, nonché comunicare se gli stessi siano da applicare al sindaco già in carica.
Totò Castellana