Prende il via a Grotte (Agrigento) la rassegna Artistico Culturale “Incontri alla Torre” ideata e diretta da Aristotele Cuffaro. La manifestazione, i cui appuntamenti avranno luogo nel suggestivo giardino della Torre del Palo, è patrocinata dall’Assessorato alla Cultura dal Comune di Grotte ed organizzata dall’Associazione Lions Club Zolfare, presieduta dalla dottoressa Giovanna Zaffuto. Il primo incontro, che avrà luogo domenica 4 settembre, alle ore 20.30, propone un divertente spettacolo di cabaret dell’attore palermitano Paride Benassai, ritenuto ( unitamente a Burruano, Sperandeo, Scaldati, Cuticchio…) uno dei più prestigiosi protagonisti del teatro comico palermitano. Benassai artisticamente si è formato presso il Piccolo Teatro di Palermo, un teatro storico della Città, che ha anche diretto dal 1983 al 1988. Vanta diverse collaborazioni teatrali con i registi Roberto Guicciardini, Carlo Quartucci, Gianfranco Albano, Mauro Avogadro, Ficarra e Picone, Luigi Burruano, Salvo Licata, Toni Sperandeo, Franco Scaldati e Mimmo Cuticchio. Per circa dieci anni ha maturato esperienze artistiche con il Teatro Biondo Stabile di Palermo. Ha anche lavorato in RAI con diversi cicli di trasmissioni radiofoniche e alcuni dei suoi lavori sono stati ripresi e trasmessi da RAI 3. Per un triennio (88, 89 e 90) ha svolto attività di laboratorio con i detenuti del Carcere Ucciardone di Palermo (la messa in scena è stata ripresa e trasmessa da RAI 3). Parte della sua attività artistica è stata anche oggetto di studi in due tesi di laurea presso l’Università degli Studi di Palermo, Facoltà di Lettere e Filosofia. Tra i film a cui ha preso parte ricordiamo “Baaria” di Giuseppe Tornatore, “Nuovomondo” di Emanuele Crialese, “Il sette e l’otto” di Ficarra e Picone, “La passione di Giosuè l’ebreo” di Pasquale Scimeca, “The Passion” di Mel Gibson, “My name is Tanino” di Paolo Virzì, “Mario e il Mago” di Klaus Maria Brandauer, “I Grimaldi” di Giorgio Castellani e “Il manoscritto del Principe” di Roberto Andò. Nella serata di domenica l’artista palermitano avrà modo di esternare la sua originale grinta di attore-performer, capace di rielaborare il senso e la logica della migliore tradizione cabarettistica siciliana inerente ai canoni dell’autentico teatro di ricerca popolare che a Palermo ha fondato, tra gli anni sessanta e settanta, una vera e propria scuola, non solo teatrale.
La cittadinanza è invitata ad intervenire.
Margherita Biondo